giovedì 29 dicembre 2011

Anche detto 'bugiardino'


Foglietto illustrativo.

Sono un tranquillante.
Agisco in casa,
funziono in ufficio,
affronto gli esami,
mi presento all'udienza,
incollo con cura le tazze rotte
devi solo prendermi,
farmi sciogliere sotto la lingua,
devi solo mandarmi giù
con un sorso d'acqua.

So come trattare l'infelicità,
come sopportare una cattiva notizia,
ridurre l'ingiustizia,
rischiarare l'assenza di Dio,
scegliere un bel cappellino da lutto.
Che cosa aspetti
fidati della pietà chimica.

Sei un uomo -una donna- ancora giovane,
dovresti sistemarti in qualche modo.
Chi ha detto
che la vita va vissuta con coraggio?

Consegnami il tuo abisso
lo imbottirò di sonno.
Mi sarai grato/a per la caduta in piedi.

Vendimi la tua anima.
Un altro acquirente non capiterà.

Un altro diavolo non c'è più.


Questa meravigliosa poesia di Wislawa Szymborska mi ha rapita. 
Anche altre devo dire. 
Incredibili gli acquisti che si possono fare con 1 euro, eh? Certi cambiano la vita...
Vi ho lasciati soli...ho tentato di stare lontana dal blog qualche giorno...momenti di profonda introspezione con Sibilla Aleramo in borsa a farmi compagnia, autori vari in cuffia...a lavorare e camminare senza sosta praticamente...
Pensavo che mentre digitavo 'licheni' sullo schermo dello smartphone è apparso 'libido'.
...pensavo che io guardo sempre le luci nelle case degli altri e che la Gamberale ha più che azzeccato un titolo...chissà come sarà il romanzo (Simo?)...pensavo che adoro alzare gli occhi e notare soffitti a travi o a cassettoni per le vie del centro...
...pensavo che domani vorrei riuscire a fare un salto a Sant'Eustachio per prendere un caffè e condividere un paio d'ore con un'amica in giro per il centro -cosa, questa, che mi manca!-...
...pensavo che le feste per il colesterolo, e non solo, sono deleterie...
...pensavo che qualcuno m'ha capita:

Questa qua e` per te che non
ti puoi spegnere non hai mai
avuto tempo devi troppo vivere
e` per te questa qua per la tua
golosità ti strofini contro il mondo tanto il mondo non ti avrà

Perché sei
viva viva cosi come sei
quanta vita hai contagiato
quanta vita brucerai che sei
viva viva per quella che sei
niente rate, niente sconti
solo viva come vuoi....
Perché sei
viva viva cosi come sei
quanta vita mi hai passato
e non la chiedi indietro mai e sei
viva viva per quella che sei
sempre pronta, sempre ingorda
sempre solo come vuoi....

Pensavo, infine, GRAZIE A CHI continua a lasciarmi, 
di tanto in tanto,
rose bianche nella cassetta della posta.

Pensavo che vorrei
fare un salto a Firenze
mangiare una ribollita
girare intorno al Battistero
vagare con naso all'insù
scappare a Siena 
vedere la mostra di Manara
tornare
pensando bhè...
ponte vecchio è sempre ponte vecchio e Benvenuto Cellini sta sempre là...

mercoledì 14 dicembre 2011

Messaggeri della dopa (mandiamo in blocco il recettore D: anzi D2)


Ohi, valentina
gambe lunghe per ballare
oh, Valentina
ogni ballo un grande amore
cocca, polpa di albicocca
che ti da’ con tutto il cuore
oh, Valentina
che prima gioca e poi ci muore

è Valentina
tutta occhi come il mare
tutta bambina
e tutta seni da torturare
ora dice che lavora
e che ci ha messo una croce su
no, Valentina
non ti riconosco più

corri, corri come un gatto
dal tuo letto alla fantasia
corri come la tua amica matta
dalla luna a una nuova bugia
e corri corri come corre il vento
che se la gonna te la strappa una spina
ahi, Valentina

è una rosa o chi lo sa
vai Valentina
ma che differenza fa?
e allora corri corri come un ladro
che ha rubato un libro di poesie
corri corri che ti manca un metro
per salvare le tue unghie e le mie
e allora corri corri corri corri
che se la pelle te la strappa una spina
ahi, Valentina
pensa che era naturale
era un ti amo
una carezza venuta male

l’altra mattina l’ho trovata in un caffè
lacrime calde
su tre fette di saint’honoré
vedi vedi che sorridi
che non si impara a far l’amore
no, Valentina
con la tessera del dolore

e allora corri come una gazzella
che non vuol finire in mezzo ai trofei
corri corri che ti basta un nulla
per salvare i tuoi segreti e i miei
e allora corri corri come il vento
che se la gonna te la strappa una spina
ahi, Valentina
è una rosa o chi lo sa
vai, Valentina
ma che differenza fa?
e allora corri corri come un sogno
fuori strada e fuori sintonia
corri corri come corre il tempo
che ti da’ un minuto e dopo va via
e corri corri come corre il lampo
che se la pelle te la strappa una spina
ahi, Valentina
pensa che era naturale
era un ti amo
una carezza venuta male

corri corri come corre il lampo
che se la pelle te la strappa una spina
ahi, Valentina
non è il dramma che pensi tu
era un ti amo
e dopo non ti amo più


Kandiskij sosteneva che il rosso caldo ha sempre un'azione eccitante che causa una vibrazione psichica simile alla fiamma. 
Io sò solo che ad una mostra, interamente dedicata a lui, qualche anno fa, di fronte ad una tela gigante, mi sono quasi sentita male tant'era bella disarmante...
(Flaviano se almeno ci fossi tu...chissà in quale angolo di Parigi sarai ora...)

Ps: in un foodblog, in un più ampio senso inteso, possiamo anche scegliere di nutrirci di emozioni, con passione, o no? 
O dobbiamo limitarci a fotografare alimenti cotti/crudi
(comprati...dai qualcuno magari li compra pure!), 
ben disposti sui piatti e fotografati con tecnica? 
Naaaaa...ci possiamo anche concedere il lusso di campare d'aria!!!
...per esempio... ;-)

domenica 11 dicembre 2011

Casomai


Quindi stai ancora cambiando idea?
e pensi che il sole questa volta non brillerà?
stai respirando solo metà dell’aria che c'è?
mi stai dando solo mezza possibilità?
non vuoi agitarti perché ami
piangi perché ti importa
provi qualcosa perché sei vivo
dormi perché sei stanco
ti agiti perché ami
piangi perché t’importa
provi qualcosa perché sei vivo
Crea il paradiso
Il Paradiso al posto dell'Inferno
Crea il paradiso
Il Paradiso al posto dell'Inferno
ti sei chiuso in te stesso contando i giorni?
oh quanto ancora ci vorrà
per avere la tua libertà?
la tua libertà
tu ti agiti perché ami
piangi perché ti importa
provi qualcosa perché sei vivo
dormi perché sei stanco
Ti agiti perché ami
sanguini perché sei stato ferito
muori perché hai vissuto

stai ancora girando intorno alle stesse cose?
stai ancora facendo così?
stai ancora facendo le stesse preghiere?
stai ancora aspettando che arrivi quel giorno?
stai ancora scalando la stessa montagna?
non stai andando più in alto di dove sei
correndo dietro a te stesso
e non riesci a lasciarti andare…
nascondendoti in quel posto
in cui non vuoi essere
respingi la felicità
ma lei ritorna a te
per darti tutto quello che hai dato
per amarti come ami tu, come uno specchio
guarda in alto e afferra quel boomerang
non può cadere da nessun’altra parte
se non nella tua stessa mano

stai ancora aspettando?
stai ancora pregando?
stai ancora perdendo?
voglio volare perché... sogno
...ho visto un film un paio di settimane fa...casomai vi capitasse di inciamparvi...

lunedì 28 novembre 2011

Tagliolini zuccaerosmarino con salsiccia


...come dire:'un ritorno alle origini' .-)
(Max a breve ti scriverò per aggiornarti, al momento uso il blog per rapidi scambi!
Mab??!?!!Urge tua presenza!)
Aglio: 2/3 spicchi, fatelo rosolare in padella con olio evo, eliminatelo a tempo debito. 
Aggiungete la zucca q.b. (odiatemiiii!!!!!!) tagliata a dadini col rosmarino e lasciateli andare qualche minuto poi sbriciolate la salsiccia -ai semi di finocchio- ed aspettate che cuociano, insieme. 
Salate l'acqua per la pasta, prestate attenzione alla cottura dei tagliolini, scolateli e ripassate in padella...'nidate', impiattate...spolverate infine con parmigiano e pepe nero fresco di macinino.
E perdonatemi per la foto: terribile! 
Purtroppo col cibo è così: se non ci si sbriga a fare uno scattino decente s'incollano i tagliolini...voglio dire...quello sì che sarebbe un peccato! ;-)

martedì 22 novembre 2011

Ancora un altro incrocio, dove si va?


Manichini in fila indiana, 
ansia metropolitana
  e la radio che ci canta, di libertà


Mi brucio l’anima sul junkie beat
  e mentre la città si fa il suo trip
io vendo l’anima sul junkie beat
...ballano gli zombie dentro di me...

Un sentito GRAZIE ad Adolfo:
uno di quelli che con la gente davvero ci sa fare,
e soprattutto ci sa stare,
a modo suo un maestro di vita.
:-)

domenica 13 novembre 2011

Ché dai diamanti non nasce niente ma dal letame nascono i fior



Nei quartieri dove il sole del buon Dio non dà i suoi raggi
ha già troppi impegni per scaldar la gente d'altri paraggi,
una bimba canta la canzone antica della donnaccia
quello che ancor non sai tu lo imparerai solo qui tra le mie braccia.

E se alla sua età le difetterà la competenza
presto affinerà le capacità con l'esperienza
dove sono andati i tempi di una volta per Giunone
quando ci voleva per fare il mestiere anche un po' di vocazione.

Una gamba qua, una gamba là, gonfi di vino
quattro pensionati mezzo avvelenati al tavolino
li troverai là, col tempo che fa, estate e inverno
a stratracannare a stramaledire le donne, il tempo ed il governo.

Loro cercan là, la felicità dentro a un bicchiere
per dimenticare d'esser stati presi per il sedere
ci sarà allegria anche in agonia col vino forte
porteran sul viso l'ombra di un sorriso tra le braccia della morte.

Vecchio professore cosa vai cercando in quel portone
forse quella che sola ti può dare una lezione
quella che di giorno chiami con disprezzo pubblica moglie.
Quella che di notte stabilisce il prezzo alle tue voglie.

Tu la cercherai, tu la invocherai più di una notte
ti alzerai disfatto rimandando tutto al ventisette
quando incasserai dilapiderai mezza pensione
diecimila lire per sentirti dire "micio bello e bamboccione".

Se ti inoltrerai lungo le calate dei vecchi moli
In quell'aria spessa carica di sale, gonfia di odori
lì ci troverai i ladri gli assassini e il tipo strano
quello che ha venduto per tremila lire sua madre a un nano.

Se tu penserai, se giudicherai
da buon borghese
li condannerai a cinquemila anni più le spese
ma se capirai, se li cercherai fino in fondo
se non sono gigli son pur sempre figli
vittime di questo mondo.


                                                                 -Fabrizio De André-


lunedì 7 novembre 2011

Splendido


e non sai più chi sei, che farai e non puoi nasconderti, no: non puoi quando arriva l'amore a salvarti la vita
arrenditi, è inutile: tu non puoi fermare le maree o la grandine, un fulmine, questo uragano sta urlando per te
splendido
ti perderai per rinascere ma viviti tutto ora che puoi


Così: mi son detta 'adesso scelgo un pezzo a caso dell'ultimo album dei Negrita e me lo sento...poi decido se prendere il ciddì'...occhei m'è capitata questa

non vivi da due secoli, non ti ricordi più, non sai cosa provare, ti guardi e non sei tu:
arrenditi è inutile...
ti perderai ancora...

danger danger danger
bhè al concerto si poga!!!

venerdì 28 ottobre 2011

In via dei matti, n.0


Sono cresciuta con questa. Diciamo che in un certo senso il mio destino era scritto. ;-) 
Ché poi nella vita tutto torna...ed il mio cerchio quadra sempre. 
Una minestra, quest'oggi. 
(Garofalo propone delle pastine per i più piccini che sono un amore: stelline e lune...pupazzetti vari...purtroppo non si trovano ovunque ma il circuito Auchan ha vari di questi formati.)
Io adoravo la pastina a forma di Puffi. 
Tipo paglia e fieno: ce n'erano di gialli e di verdi...ogni volta che me li trovavo nel piatto era una festa...si vede che, in fondo in fondo, c'ho l'animo da Gargamella!! :-)
Scherzo! 
Comunque, tornando a bomba...avete delle carote? 
Pelatele, tagliete grossolanamente a rondelle, 
fatele bollire in un po' d'acqua con del sale grosso-contato!!- poi aggiungete 
della pastina e lasciate che cuocia. 
In ultimo aggiungete olio, parmigiano e pepe per i più grandi. 
Buon appetito!
Ps: in questi tempi di magra, non vorrete mica mangiareeee?????????????????????

lunedì 24 ottobre 2011

E ho guardato dentro un'emozione


ché ho capito perché non si comanda il cuore...

(che ci volete fare...per quello che ho da fare...da inguaribile romantica...resto senza parole...)

giovedì 20 ottobre 2011

Quiche italianissima: verza-salsiccia-macinato


Alle volte non si ha tempo a sufficienza per preparare una cena coi fiocchi oppure, semplicemente -come nel mio caso!- si venerano le quiche...perciò all'ultimo, con quel che contengono frigo e dispensa, si tira fuori -dal forno!! ;-)- una robina interessante...
Armata di verza dell'orto, di nonno, di salsicce -che fanno tanto autunno- e macinato insaporito con sale, pepe e noce moscata, ho mondato una cipolla, l'ho fatta soffriggere nell'olio evo in padella per un po' poi ho unito salsiccia e macinato, sfumato con del bianco ed infine ho unito al tutto la verza in precedenza lessata in acqua salata (verza tagliata in quarti) ed in un secondo momento stagliuzzata similjulienne
'Ripassato' in padella questo meraviglioso, quanto profumato, composto (che da ora in avanti chiameremo propriamente 'farcia'!!), ho steso un rettangolo di sfoglia (acquistata: ché 16 giri a me le fan tutti i giorni le palle in giostra senza bisogno di ulteriori rotture! :-/ ) in uno stampo tondo -ebbene sì!- ricoperto di carta forno e l'ho riempito con verzacipollasalsicciamacinato.
Infine ho avvolto con cura la pasta su se stessa ed infornato...a quanto e per quanto?...nooooo!!!!!!!!
....SPERIMENTARE e prendere confidenza col proprio forno è l'alternativa migliore alla mia approssimazione di quest'oggi! Buon appetito cari! ;-))


lunedì 17 ottobre 2011

Totani ripieni


Cercherò mi sono sempre detta cercherò
troverai mi hanno sempre detto troverai
per oggi sto con me mi basto
(...)
ma quanta fantasia ci vuole per sentirsi in due
quando ognuno è da sempre nella sua solitudine.
 
 EH: zia Gianna!! ;-)
Allora: per questo meraviglioso secondo occorre che prendiate dei totani e li sbollentiate.
A parte sguasciate i gamberi, cuoceteli in padella con olio e aglio, vino bianco, pane secco e pinoli (non tutti poiché parte di essi servirà ad ornare il piatto una volta composto!) poi frullateli col mixer in modo grossolano.
Imbottite i totani con questa farcia e passateli in forno con un filo d'olio e del rosmarino...impiattate e servite caldi!
Ps: spolverate con del pepe se vi aggrada! ;-)
 

mercoledì 12 ottobre 2011

That I would be good Even if I lost sanity



That I would be loved
Even when I numb myself
That I would be good
Even when I am overwhelmed

That I would be loved Even when I was fuming

sabato 8 ottobre 2011

No place to be ending but somewhere to start


No place for beginners or sensitive hearts
When sentiment is left to chance.
No place to be ending but somewhere to start.
No need to ask.
He's a smooth operator.
Face to face, each classic case.
We shadow box and double cross,
Yet need the chase.
Heaven help him, when he falls.
E che vi devo dire? 
Adoro questa canzone.
Tra l'altro mi sembrava appropriata all'immagine che volevo postare quest'oggi...
...speriamo non s'incazzi il pittore campano che ha dipinto il soggetto 
-la mia non è
che una foto (venuta nemmeno troppo bene) e infatti non 
gli rende giustizia!- 
Pensavo che ci sono uomini, donne, che hanno la 'sola' fortuna di essere se stessi: 
tanto basta
e non è da tutti. 
L'avete mai vista in questi termini?
Lasciando perdere il video, degna trashata figlia degli anni '80...
il testo m'è piaciuto in due/tre passi...che poi son quelli che vi ho riportato...
comunque 'sta versione qua è decisamente meglio...

martedì 4 ottobre 2011

She came back wearing a smile


Who said three is a crowd
We better get it on the go.

(...inevitabile pensare a lui...)

Del resto un uomo che guarda il muro è solo un uomo che guarda il muro
ma due uomini che guardano il muro 
è il principio di un'evasione...

                                                    

mercoledì 28 settembre 2011

Flan di porcini con cialde di pecorino -e non solo-


Uno, due, tre quattro, cinque, sei, sette, otto, nove dieci, undici, dodici, tredici, quattordici, quindici, sedici, diciassette, diciotto, diciannove, venti, ventuno, ventidue, ventitre, ventuquattro, venticinque, ventisei, ventisette, ventotto, ventinove, trenta, trentuno, treandadue, trentatre, trentaquattro, trentacinque, trentasei, trentasette, trentotto, trentanove, quaranta, quarantuno, quarantadue, quarantatre, quarataquattro, quarantacinque, quarantasei, quarantasette, quarantotto, quarantanove, cinquanta, cinquantuno, cinquantadue, cinquantatre, cinquantaquattro, cinquantacinque, cinquantasei, cinquantasette, cinquatotto, cinquantanove, sessanta, sessantuno, sessantadue, sessantatre, sessantaquattro, sessantacinque, sessantasei, sessantasette, sessantotto, sessantanove, settanta, settantuno, settantadue, settantatre, settantaquattro, settantacinque, settantasei, settantasette, settantotto, settantanove, ottanta, ottantuno, ottantadue, ottantatre, ottantaquattro, ottantacinque, ottantasei, ottantasette, ottantotto, ottantanove, novanta, novantuno, novantadue, novantatre, novantaquattro, novantacinque, novantasei, novantasette, novantotto, novantanove, cento.
E allora dimmi se tu sai contare...dimmi se sai anche camminare.
La storia di tutti.
Non c'è nemmeno un passo che ci divide dal fango: ci camminiamo dentro come lottassimo per resistere alle sabbie mobili.
Negli occhi si legge la voglia di cambiare, la voglia di giustizia che ci porta a lottare. 
Un ideale ci porterà dolore? Siamo disposti a camminare. Lordi ma insistenti.
Altro che cento, i passi da fare. 
Uno due tre quattro cinque, dieci, cento passi...NOI CI DOBBIAMO RIBELLARE.
Simo, balli con me? :-))) Scalzi, in camicia.
Flaviano, cammina con me. 
Continua a leggere supervisor.
Dardadì...lo voglio vedere quel pugno che tiene il tempo.
Io? Io voglio u r l a r e.
Mangio i porcini sì: sono o no la nipote di un contadino partigiano?
Me li merito.
(L'ho preparato pensando di condividerlo con mio padre e così è stato! Adoro mangiare con lui: mi critica sempre quindi di fatto mi aiuta a crescere!)


Mà, te la ricordi sera che ci siamo viste il film? 
-Insuperabile Lo Cascio-.

Occorrono: (per 2)
-1 uovo
-100 gr di ricotta
-170 gr di porcini
-tre...quattro...fate voi...cucchiai di parmigiano
-60 gr di pecorino grattugiato
-1/2 scalogno (io ho utilizzato cipolla di Tropea)
-timo
-olio evo
-sale e pepe
-semi di girasole (che io non avevo e non mi sono aihmé preoccupata di trovare!)

La ricetta è tratta da Sale e pepe del mese di settembre 2011 (io ho ridotto e rivisto delle dosi)

Preparazione:
Tritate lo scalogno e fatelo appassire nell'olio; pulite e mondate i porcini, tagliateli a pezzi ed aggiungeteli in padella. Fateli rosolare una decina di minuti poi spegnete, tenetene qualcuno da parte per guarnire.
Frullate gli altri porcini con l'uovo, la ricotta, il parmigiano, il sale, il pepe, qualche fogliolina di timo.
Armatevi di cocotte, come quelle destinate alla creme brulée...riempitele.
Cuocete a bagnomaria le terrine per 45 minuti a 170 gradi.
...veniamo al pecorino...(no!!!: non il vino...poiché l'abbinamento perfetto prevede si stappi un Cerasuolo...diamogliela noi una mano seria all'Abbruzzo...altro che sti quaquaraquà)...allora qui le cose son due:
-o ci grattuagiate del meraviglioso pecorino sardo nella fattispecie Calasettano (mi sono portata via di tutto al rientro!!);
-o acquistate dell'altrettanto superlativo pecorino romano -con tanto di lacrima!- e dopo averlo grattugiato, lo 'cuocete' in padella -un padellino da ovetto all'occhio di bue!- antiaderente...un po' come per creare le classiche cialdine di parmigiano...aspettate che si freddi la cialda poi stagliuzzatela come più vi aggrada ed affondatela nel flan...
alla nostra!


Cin!



domenica 25 settembre 2011

sabato 24 settembre 2011

Onigiri di riso con manzo (per noialtri)




In Giappone le onigiri sono famosissime, ne esistono infinite varianti, pratiche da trasportare, le polpettine di riso con farce varie, vengono mangiate a pranzo ma anche come snack...io le ho proposte a cena anche se l'idea di aperitiveggiarci -che mi ha sfiorata più volte!!- non la scarto affatto! :-)
Ispirata dalla ricetta di Harumi Kurihara, autrice di questo ricettario qua della solitanumerouno Guido Tommasi, ho prepararto le onigiri modificando la ricetta -se no che gusto c'è?- quindi vi occorreranno:
-320 gr di riso giapponese
-200 gr di macinato di manzo (o maiale...mentre la ricetta originale indica l'utilizzo del pollo-cosce senz'osso con pelle tritate-)
-45 ml di salsa di soia
-1 cucchiaio di sakè
-30 ml di mirin
-1 cucchiao e 1/2 di zucchero

...sciacquate il riso, scolatelo e fatelo riposare una decina di minuti poi mettelo in una casseruola, copritelo d'acqua e portate ad ebollizione infine abbassate la fiamma e fate cuocere 12 minuti.
Spegnete e dimenticatelo dov'è per altri 10 minuti.
Nel frattempo cuocete il macinato: versatelo in una pentola ed aggiungete la soia, il mirin, il sakè e lo zucchero, portate ad ebollizione su fuoco medio, lasciate che la carne assorba i liquidi e che parte di questi evaporino. Fate raffredare il composto poi unitelo al riso e ricavate delle polpettine.
Onogiri letteralmente significa 'fatto con le mani' e 'tenere nelle mani', le polpette spesso hanno una forma triangolare e vengono chiamate anche nigiri-meshi e omusubi...ho trovato un bloggino in wordpress carino in proposito...eccovi il link...

 ..e così...giusto per contrastare lo schifo con cui ci bombardano...
...e che so' risvegliare la solidarietà ma soprattutto le coscienze di chi ogni mese prende lo stipendio,
non io che a breve sarò indietro di tre mensilità così come tanti altri dipendenti di cooperative con contratti Co.Co.Pro., verso noialtri...gentaglia che del libero amore fa professione...


Che roba contessa all'industria di Aldo, han fatto uno sciopero quei quattro ignoranti,
volevano avere i salari aumentati, dicevano pensi, di essere sfruttati.
E quando è arrivata la polizia quei quattro straccioni han gridato più forte,
di sangue han sporcato i cortili e le porte, chissà quanto tempo ci vorrà per pulire.

Compagni dai campi e dalle officine
prendete la falce e portate il martello
scendete giù in piazza e picchiate con quello
scendete giù in piazza e affossate il sistema.

Voi gente per bene che pace cercate,
la pace per fare quello che voi volete,
ma se questo è il prezzo vogliamo la guerra,
vogliamo vedervi finire sottoterra.
Ma se questo è il prezzo lo abbiamo pagato,
nessuno più al mondo dev'essere sfruttato
.

Sapesse contessa che cosa mi ha detto un caro parente dell'occupazione,
che quella gentaglia rinchiusa là dentro di libero amore facea professione.
Del resto mia cara, di che si stupisce, anche l'operaio vuole il figlio dottore
e pensi che ambiente ne può venir fuori, non c'è più morale contessa.

Se il vento fischiava ora fischia più forte,
le idee di rivolta non sono mai morte,
se c'è chi lo afferma non state a sentire
è uno che vuole soltanto tradire.

Se c'è chi lo afferma sputategli addosso,
la bandiera rossa ha gettato in un fosso.

lunedì 19 settembre 2011

Petto di pollo ai fichi settembrini



"Verrai con me"-dissi- senza che nessuno sapesse dove e come palpitava il mio stato doloroso,
per me non v'era garofano né barcarola, null'altro che una ferita aperta dall'amore.
Ripetei: vieni con me, come se morissi,
e nessuno vide sulla mia bocca la luna che sanguinava,
nessuno vide quel sangue che saliva al silenzio.
Oh amore dimentichiamo ora le stelle con spine!
Ma quando udii che la tua voce ripeteva "verrai con me"
-fu come se scatenassi dolore, amore, la furia del vino incarcerato,
che dalla sua cantina sommersa salisse
e di nuovo nella mia bocca sentii un sapore di fiamma,
di sangue e di garofani, di pietra e bruciatura. 
(Neruda)

Vi va il pollo?
Acquistate dei petti di pollo...tagliate cartilagini, grasso, ossicini vari,tagliateli a pezzetti ed infarinateli.
In una padella fondete il burro senza farlo spumeggiare e fate dorare il pollo qualche minuto a fiamma viva mescolando continuamente in modo da cuocerlo uniformemente.
-Gli avverbi: la mia passione!!!-
Bagnate il pollo con del vino bianco e lasciate che sfumi poi aggiungete il brodo vegetale.
Sbucciate i fichi, tagliateli in 4 parti ed aggiungeteli al pollo, salate, pepate, abbassate la fiamma e lasciate cuocere ancora 10 minuti girando di tanto in tanto.
Nel frattempo mondate il sedano, togliete i filamenti, tagliatelo a rondelle; lavate e tagliate finemente anche l'erba cipollina poi condite con questa e col sedano il pollo cotto e spolverate con del pepe fresco di macinino.

(Ps: andrò a prendermi il libro di Tobino.)


Noi siamo liberi, liberi di volare, liberi di sbagliare, liberi di sognare, siamo liberi, liberi, liberi di non ritornare.
Noi siamo i difficili: fatti 'così'. 
Siamo quelli delle illusioni, delle grandi passioni, abbiamo frequentato delle pericolose abitudini e siamo vivi quasi per miracolo grazie agli interruttori: NOI SIAMO LIBERI...

venerdì 16 settembre 2011

Ataraxy


...domani, sabato 17 settembre, ore 22, Fabrica di Roma, all'Inedito...
Ataraxy (Idiosincrasia)

domenica 11 settembre 2011

Cha soba con insalata di tonno tataki


La soba...discorso lungo...meglio leggiate qua...mi affido al fantastico motore di ricerca!
Posso essere pigra anch'io ogni tanto?
Il signore coreano cui ho domandato come cucinare la cha soba, non solo mi ha invitata ad acquistare quella prodotta in Giappone (l'alternativa era di provenienza australiana) ma mi ha anche guidata silenziosamente verso lo scaffale delle salse -infinite!!- di soia e mi ha messo in mano una bottiglia: una bottiglia di soia, -avete presente?- aromatizzata...buooooonaaaaaaaaa!!!
In proporzione 1 a 3: per ogni cucchiaio di soia ne occorrono, per stemperarla, 3 d'acqua.
Dopodiché?
Una volta cotta la cha-soba basterà immergerla nell'intingolo perché ne assorba il sapore, il profumo...un piatto semplice, veloce e interessante...

Da queste vene sgorga un lamento:
è più un bel respiro che mi porto dentro 
strozzata la rabbia in questo corpo debole che non sà parlare
vetro che filtra le immagini:
non c'è più niente di reale
(...)
Vienimi a trovare nella mia stanza, insegnami a respirare
metti mano al buio e tocca cosa vuol dire SOFFOCARE
(Idiosincrasia) 



 Veniamo al tataki:
il tataki è un metodo di cottura previsto per il manzo e per il tonno, per cui questi vengono scottati affinché si dori l'esterno e si mantenga piuttosto cruda la parte interna.
Per condire il tonno occorre prima preparare la salsa banno
per due persone occorrono
-50 ml di mirin
-150 ml di salsa di soia
-1 pezzo da 5 cm di alga kombu (pulita da eventuali residui di salsedine)
 Portare il mirin ad ebollizione in un pentolino poi abbassare la fiamma e cuocere altri due minuti a fuoco dolce per far evaporare l'alcol, togliere dal fuoco ed unire la salsa di soia e l'alga kombu.
Fate raffredare e riponete in frigo fino al momento dell'uso.




Per il tonno invece vi serviranno:
-due filetti di tonno
-olio di riso (o olio vegetale di altro tipo)
-1 specchio d'aglio
-funghi shitake
-sesamo tostato
-sale e pepe
-foglie di basilico
-wasabi e salsa banno per servire

Versare l'olio in padella, far soffriggere l'aglio tagliato a fettine poi eliminarlo per
scottare rapidamente il tonno da entrambi i lati cosparsi dai semi di sesamo già tostati.
Riguardo agli shitake: prima di cucinarli, ad esempio saltarli in padella col resto -altre verdurine al seguito ad esempio!- bisogna che li facciate riprendere un'oretta in acqua calda poiché di certo li comprerete secchi.
Una volta impiattato il tonno scottato e ricoperto di sesamo, aggiungete gli shitake, le foglie di basilico e servite accompagnando con wasabi e salsa banno.




mercoledì 7 settembre 2011

Quando la ferita brucia, la tua pelle si farà



Quando tutte le parole sai che non ti servon più
quando sudi il tuo coraggio per non startene laggiù
quando tiri in mezzo Dio o il destino o chissà che
che nessuno se lo spiega perché sia successo a te
quando tira un pò di vento che ci si rialza un pò
e la vita è un pò più forte del tuo dirle "grazie no"
quando sembra tutto fermo la tua ruota girerà.

Sopra il giorno di dolore che uno ha.



Quando indietro non si torna quando l'hai capito che
che la vita non è giusta come la vorresti te
quando farsi una ragione vora dire vivere
te l'han detto tutti quanti che per loro è facile
quando batte un pò di sole dove ci contavi un pò
e la vita è un pò più forte del tuo dirle "ancora no"
quando la ferita brucia la tua pelle si farà.

Sopra il giorno di dolore che uno ha. 


quando l'aria che fa il giro i tuoi polmoni beccherà
quando questa merda intorno sempre merda resterà
riconoscerai l'odore perché questa è la realtà

quando la tua sveglia suona e tu ti chiederai che or'è
che la vita è sempre forte molto più che facile
quando sposti appena il piede lì il tuo tempo crescerà

Soprail giorno di dolore che uno ha...

sabato 3 settembre 2011

Viaggiando





            
...il Carignano -specie con passaggio in barrique!-... ;-)




...il nido dei passeri...aver avuto il coraggio -e la tecnica!- c'era da buttarsi!




...il mare a Portixeddu...




...in prossimità del villagio ipogeo sito a Sant'Antioco...



...la fregola...l'ho presa in tutti i formati!! Inoltre, a Calasetta, ho gustato un Pilau -fregola e frutti di mare- imbattibile!



...e una deliziosa focaccia coi pomodori...prima di camminare 10 km sotto al Sole delle 14...




...e poi che facevo...vino, pane, bottarga, miele, pecorino e pasta varia non me la portavo nel continente?!?!
:-)


lunedì 29 agosto 2011

Grazieeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeee



....lascio una canzone...poi torno con calma...ho un bel po' di foto-e non solo!!- da postare! A presto...

venerdì 5 agosto 2011

Mini croque monsieur in terrina


...pump up the jam coi mini croque monsieur...sì, bhè, qualche dubbio sulla linearità di questo abbinamento m'è venuto: forse avrei dovuto linkare Milord della Piaf...stamani però m'è presa così...ieri guardavo fuori della finestra e rimuginavo sugli anni '90...a 360°...il loop dei technotronics m'ha ossessionata per ore...sicché eccola qua...
Sottotitolo: fu così che la Fenice venne denunciata da José per i diritti sul croque monsieur in terrina...pag 36 del meraviglioso ricettario della solita Guido Tommasi (pag.36!!).
Ho apportato qualche modifica comunque...
Occorrono:
-350 ml di latte
-40 gr di burro
-40 gr di farina
-4/6 fette di prosciutto cotto (o spalla) tagliato spesso
sale
-pepe nero
-pane in cassetta
-noce moscata
-formaggio da sciogliere per formare la crosticina...groviera, asiago...fate voi...io avevo l'asiago ed il grana grattugiato

Preparazione:
Per la bechamel bisogna ottenere un roux con farina e burro fuso, cuocete 2 minuti a fiamma bassissima poi aggiungete il latte freddo e portate ad ebollizione armati di frusta per evitare grumi.
Aggiungere sale, pepe e noce moscata. 
Con un ring dello stesso diametro delle vostre terrine/barattoli/bicchieri/cocotte (le alternative non mancano!) tagliate dei cerchi di pane in cassetta -2 per ognuno- ed altrettanti cerchi di cotto. 
Disponete il pane sul fondo della terrina poi un cerchio di prosciutto (ho preferito dei quadrati!) poi la bechamel e ancora pane, prosciutto e bechamel per terminare con il grana e l'asiago grattugiati.
Schiacciate leggermente il tutto ed infornate (forno già caldo a 160°) alcuni minuti.
Per otto terrine! ;-)