lunedì 20 settembre 2010

Medaglione bicolore


Buon dì, quest'oggi posto la ricetta semplicissima di un medaglione composto di due strati. E' un modo alternativo per gustare il merluzzo che, col suo sapore un tantino forte, non è sempre gradito...velarne il gusto -quel poco che permette di smorzarne l'invadenza- ci consente di portare in tavola un piatto scenografico dal costo irrisorio e dal sapore decisamente delizioso!
Inizialmente ho preparato un sugo, con aglio, olio, peperoncino e pomodorini freschi spellati, frullati e cotti in padella. A parte ho frullato anche dei pomodori secchi sott'olio prepararti tempo fa con capperi, aglio, pepe nero in grani, semi di finocchio cui ho aggiunto numerose foglie di basilico fresco. Unendo questi due composti ed aggiungendo delle mandorle tritate grossolanamente verrà fuori la base del nostro medaglione: un pesto rosso. Andate ad occhio, a gusto...il vostro di certo non vi tradirà.
In un pentolino fate bollire le patate, con 4 vengono 3 medaglioni -regolatevi di conseguenza!- che poi sbuccerete ed alle quali unirete 600/700 gr di merluzzo anch'esso bollito e sbriciolato, il sale e l'olio evo. Infine non vi resterà che comporre il piatto aiutandovi con un coppapasta. La base rossa, di pesto, vedrà adagiare su di essa il composto di patate e merluzzo su cui potrete cospargere altra granella di mandorle, un filo d'olio e un rametto di rosmarino per profumare.

mercoledì 15 settembre 2010

Rève


...avete ospiti a cena? Avete la fiammella  da tavola o un grill potente? Allora, se vi piace la crema...preparate la crème brulée!!! Ne esistono almeno tre varianti della versione base, io ho scelto stavolta la più leggera, vi assicuro che il palato non ne risentirà, è "solo" una questione di proporzioni...più latte, meno panna o viceversa. Occorrono 20 minuti scarsi per prepararle, 2 ore di refrigerazione primadella cottura ed una ulteriore sosta di almeno un'altra ora e mezza in frigo...quindi la cena sarà quella di domani! ;-)
Vi occorrono:
-350 ml di panna fresca
-120 ml di latte
-50 gr di zucchero a velo
-4 tuorli
-diverse gocce di estratto vaniglia (io, utilizzando suddetto estratto, liquido, naturale e simile ad uno sciroppo zuccherato, ho ridotto la quantità dello zucchero a velo) oppure 1/2 stecca di vaniglia tagliata nel senso della lunghezza.
-altro zucchero bianco per costicina

Scaldare il latte in un pentolino, a fuoco dolce fino quasi al bollore, con la stecca di vaniglia incisa che poi andrà tolta. In una terrina capiente lavorare i tuorli e lo zucchero a velo passato al setaccio poi aggingere la panna frasca ed infine il latte.
Far riposare la preparazione ottenuta fino a poterla riporre in frigo due ore almeno.
La crema ottenuta, dopo esser stata versata in cocotte individuali deve essere cotta in forno a 95 gradi per un'ora e un quarto poi lasciata raffreddare e riposta nuovamente in frigo fino al momento di servire, momento durante il quale avverrà la caramellizzazione della crosta.
(Per questa operazione va ricoperta la crema di zucchero -quello di canna è più indicato- e con la fiammella  o col grill va caramellato).

sabato 11 settembre 2010

Passatina di ceci con gamberi


Buon dì, son le due di notte: si può ben dire!! ... problemi di connessione mi impediscono una certa costanza nell'aggiornamento del blog ma l'attività culinaria è sempre in fermento! Per questo delicato antipasto non vi occorre molto tempo...però ceci e gamberi, o scampi -che io però non ho trovato!- devon esser di buona qualità...del resto, al di là della praparazione, se i cibi son buoni non può che venir fuori qualcosa di positivo. Una volta cotti i ceci frullateli, dovrete ottenere una crema, con dei grani interi di pepe nero, sale ed olio d'oliva, col minipimer. I gamberi invece dovrete cuocerli in padella con olio, aglio, sfumare col bianco, sgusciarli ed eccoli pronto il piatto che andrà solo montato ed è di una semplicità e velocità uniche tanto quanto è sfizioso... Se  avete i cucchiai che vedete in foto tanto meglio, altrimenti usate quelli classici, per la guarnizione del piatto vedete voi, io ho macinato del pepe alla creola e qua e là ho adagiato il finocchietto.

sabato 4 settembre 2010

Tiramisù



Tiramisù che, se non erro (qualcuno mi corregga), è nato alla fine degli anni '60 a Treviso...per prepararlo occorre una mezzora e servono almeno 2 ore di sosta nel frigo... :-)

Armarsi di:
-500 gr di mascarpone freschissimo
-500 gr di savoiardi
-5 uova
-150 gr di zucchero
-400 ml di caffè espresso leggermente zuccherato
-2 cucchiai di cacao amaro in polvere

Preparazione:
Innanzitutto separare gli albumi dai tuorli poi con l'aiuto di una frusta elettrica montare i bianchi a neve con un pizzico di sale e riporre in frigo.
Lavorare i tuorli con lo zucchero fino a renderli spumosi poi aggiungere il mascarpone ed amalgamare fino ad ottenere una crema densa. Successivamente incorporare a questo composto anche gli albumi montati a neve ben ferma.
Nel frattempo bisogna preparare il caffè ed aspettare che si raffreddi -caldo ridurebbe i savoiardi in briciole!- prima di inzupparci i biscotti, una decina di secondi al massimo, per lato.
Io preferisco la versione al bicchiere, trovo la porzione individuale molto comoda, in cui verso della crema poi vi adagio dei frammenti di biscotti e ricopro nuovamente con la crema stratificando il tutto...infine spolverizzo col cacao in polvere passato al setaccio.
Ps: per un dessert più ricco ancora si possono aggiungere alla crema anche delle gocce di cioccolata fondente.