martedì 9 marzo 2010

La crema catalana di José


Quando dici comunità indipendente! In verità la crema catalana è il dolce di San Giuseppe lassù, un po' come i nostri bignè al forno o fritti ovvero il conforto della tradizione!! Bon, partendo dal fatto che amo qualsiasi dolce che vede l'accostamento del croccante al cremoso, l'idea di questa superficie dura e della tenerezza che si scopre una volta scheggiata la crosta lucida...mi fa impazzire al solo pensiero!

Maréchal (Café noir vi dice niente?) prevede l'utilizzo di:
-500 ml di latte
-125 gr di zucchero a velo
-la buccia di un limone
-1 bastone di cannella o 2 prese di quella in polvere
-4 tuorli
-20 gr di maizena
-60 gr di zucchero di canna

Allora vi basterà far scaldare il latte con la cannella ed il limone in una casseruola. Nel mentre lavorare in un altra terrina, che poi si potrà spostare sul fornello, zucchero a velo e tuorli ai quali dovrete aggiungere la maizena. Filtrate il latte caldo sul composto di uova, lavorate bene e mettete sul fuoco continuando a mescolare finché non vela il cucchiaio.
Infine versate la crema in piccoli pots individuali, cocotte o quel che è -fate voi- terra cotta o porcellana van bene entrambe, e lasciate che la crema si raffredi in frigo per almeno due ore. Al momento di servire, ricoprite la crema con lo zucchero di canna e caramellate con la fiammella.

Vorrei segnalare un evento, si terrà domani sera al Rising Love: i Rossomalpelo concorrono per esibirsi il 1 maggio a San Giovanni...:-))
In bocca al lupo!
Inserisco anche un link e lo faccio con immenso piacere poiché conosco il gruppo e voglio spendere due parole in loro onore.
I testi...i loro testi hanno qualcosa che ricorda De André tanto quanto Pasolini (entrambi a me molto cari come ormai ben sapete) e certe sonorità fan pensare a pezzi di Daniele Silvestri (altra grande mia passione) sebbene il loro stile sia tutt'altra cosa.
La leggiadria, passatemi il termine, con cui i Rossomalpelo riescono a conciliare denuncia, narrazione, amore, emarginazione, lotta, per me è rosa.
Vi sembrerà una nota stonata, la descrizione falsata di una mente malata: ebbene no!
In effetti non saprei descrivere con precisione ciò che han scatenato in me le loro parole dopo un ascolto attento...solo non avrei immaginato che a questo genere musicale potessero essere accostati temi impegnati affrontati -in italiano- con una leggerezza poetica al limite del paradosso...ascoltare per credere...

2 commenti:

  1. La crema catalana è decisamente buona ma i bignè de San Giuseppe Fritti sono il gota dei gota!!!

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