venerdì 2 aprile 2010

Quando la testa non basta


"Mamma, sono uscita con amici. Sono andata ad una festa e mi sono ricordata quello che mi avevi detto: di non bere alcolici. Mi hai chiesto di non bere visto che dovevo guidare, così ho bevuto una sprite. Mi sono sentita orgogliosa di me stessa, anche per aver ascoltato il modo in cui, dolcemente, mi hai suggerito di non bere se dovevo guidare, al contrario di quello che mi dicono alcuni amici. Ho fatto una scelta sana e il tuo consiglio è stato giusto. Quando la festa è finita, la gente ha iniziato a guidare senza essere in condizioni di farlo. Io ho preso la mia macchina con la certezza che ero sobria. Non potevo immaginare, mamma, ciò che mi aspettava... Qualcosa di inaspettato! Ora sono qui sdraiata sull'asfalto e sento un poliziotto che dice: "il ragazzo che ha provocato l'incidente era ubriaco". Mamma, la tua voce sembra cosí lontana! Il mio sangue è sparso dappertutto e sto cercando, con tutte le mie forze, di non piangere. Posso sentire i medici che dicono: "questa ragazza non ce la fará". Sono certa che il ragazzo alla guida dell'altra macchina non se lo immaginava neanche, mentre andava a tutta velocità. Alla fine lui ha deciso di bere e io adesso devo morire...Perché le persone fanno tutto questo, mamma? Sapendo che distruggeranno delle vite? Il dolore è come se mi pugnalasse con un centinaio di coltelli contemporaneamente. Dì a mia sorella di non spaventarsi, mamma, dì a papà di essere forte. 
Qualcuno doveva dire a quel ragazzo che non si deve bere e guidare...
Forse, se i suoi glielo avessero detto, io adesso sarei viva...
La mia respirazione si fa sempre più debole e incomincio ad avere veramente paura. 
Questi sono i miei ultimi momenti, e mi sento così disperata...
Mi piacerebbe poterti abbracciare mamma, mentre sono sdraiata, qui, morente. 
Mi piacerebbe dirti che ti voglio bene. Per questo... ti voglio bene e...addio." 

L'e-mail che conteneva questo era accompagnata dal seguente testo: queste parole sono state scritte da un giornalista che era presente all'incidente. La ragazza, mentre moriva, sussurrava queste parole e il giornalista scriveva scioccato. Questo giornalista ha iniziato una campagna contro la guida in stato di ebbrezza. Se questo messaggio è arrivato fino a te e lo cancelli... potresti perdere  l'opportunità, anche se non bevi, di far capire a molte persone che la tua stessa vita è in pericolo. Questo piccolo gesto può fare la differenza.

8 commenti:

  1. Lavevo già letta. Non so se sia vera, ma poco importa. Arriva comunque dritta al cuore e dovrebbe essere un monito per tutti coloro che hanno sprezzo della propria e altrui vita.

    Io non bevo, sono allergica all'alcool purtroppo. Perché un buon bicchiere di vino non fà male a nessuno. é l'esagerazione che è dannifica. Ma mai salirei in un auto con un guidatore ubriaco.

    Aprrofitto e ti lascio gli auguri per una Pasqua serena.

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  2. Ho dimenticato un apostrofo, chiedo venia...

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  3. Terribile, fa venire in brividi. Non bevo perchè non amo vino o superalcolici, ma spero che qualcuno che invece si mette alla guida pur avendo bevuto eccessivamente legga questa nota: vera o meno che sia, comunque è davvero terribile.

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  4. Anche io l'avevo letta...Che dire? Assistiamo impotenti a queste mattanze...Sembra che se non ci si sballi non ci si diverte più!...
    Una pasqua serena

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  5. Cari! Menomale: si vede che questo tema sta a cuore a moltissimi di noi! In effetti, vera o meno che sia, di morti per incidenti stradali ce ne son sempre troppi, anzi: non dovrebbero essercene. Ricordate ad esempio la coppia di ragazzi, fidanzati, in motorino (scooterone) presi in pieno da una macchina passata col rosso? ...qui a Roma dico: lei era la cugina di una delle mie migliori amiche del liceo. Dico "era" perché i ragazzi son morti entrambi. Stavano su tutti i giornali, non può eservi sfuggito. Fate voi. Mio padre, lavora in ospedale, ogni tanto mi telefona la mattina coi brividi, preoccupato, terrorizzato, per quanti ne vede arrivare al pronto soccorso agonizzanti e ricoperti di sangue dalla testa ai piedi. Quasi tutti giovani, quasi tutti in motorino.
    Ultima nota, non per esser a tutti i costi strappalacrime, si parla di vita e di morte e non potrebbe comunque essere altrimenti, consiglio lettura e visione di "Non ti muovere" della cara vecchia Mazzantini. Io bevo, con moderazione, vino, birra, non disdegno un buon cognac, assaggio le varie grappe (una alla volta), mi piace il rum, assaggio. Pasteggio. Rido e scherzo in compagnia con un bicchiere di buon vino in mano, prendo ogni tanto un prosecco come aperitivo, NON GUIDO. Bevo quando sò che non uscirò se non per portar fuori il cane ma mai nemmeno un tantino alticcia. Occorre avere i riflessi pronti nella vita per salvaguardare la propria tanto quanto quella altrui. Come giustamente sostiene Nicole, senza eccessi, con la testa, con maturità e moderazione, si può far tutto. Il senso della misura manca a chi, come sottolineava Pino, non ha forse abbastanza inventiva per svoltare comunque una serata senza strafare. Un vero peccato perchè oltre a far demonizzare l'alcol ed i suoi effetti stronca vite umane, animali...e alla fin fine a pagare per il reato commesso non c'è mai nessuno...e non è un luogo comune...

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  6. Auguro a tutti di trascorrere una Pasqua serena!! Sebastiano, grazie mille per i complimenti! Sono passata da te, ora vado di corsa e non mi sono soffermata il giusto, ho visto però gli argomenti di cui tratti. Tornerò con più calma da te: mi interessi!! :-) Ancora auguri!!

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  7. Interessante, spero di non apparire presuntuoso se, passato di qui per caso, integro con un
    bel video sulle cinture di sicurezza
    .
    a presto,
    andre

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