domenica 4 gennaio 2015

Sarasso. Gnocchi di.



Vorrei iniziare con un augurio.
Un augurio lungo un anno, almeno, un anno chiamato per convenzione 2015.
Vorrei lo trascorressimo insieme tra una ricetta ed un impasto, una cottura al forno ed una spadellata, tra un piatto di spaghetti e le immagini di un viaggio, comunque in cucina.
Un anno a raccontarci di noi tra vini e birre, acque ed olii, sali ed alghe, spezie, erbe aromatiche, infusi e pepi.
Un anno all'insegna del buonumore e delle incazzature, spero moderate. Perlomeno le mie.
Risolti un po' di guai tecnologici e personali, in due parole: sono tornata.
Del resto, che avrei rimesso le mani in pasta, c'era da aspettarselo...la verità? Non ho mai smesso!
Perciò cominciamo da qui, dagli gnocchi di ricotta. Molto diversi per grandezza, consistenza e gusto da quelli della Maci comunque eccezionali.
Per la serie: 'noi che amiamo la ricotta' ecco spuntare queste palline golosissime.
La ricetta originale, per correttezza, è tratta da un liberculo intitolato 'la cucina dei conventi e dei monasteri' ma l'ho leggermente modificata. (Monastero di Santa Maria della Neve, Torrechiara, PR).
Superlativa. Superlativa perché, se la proverete o verrete a cena da me, sentirete in bocca uno gnocco aggraziato da una scioglievolezza senza eguali.
Sentire una crosticina inizialmente ma appena affonderete i denti, vi sembrerà di avere del Parmigiano aromatico filante in bocca. La consistenza interna è morbidissima.
C'è solo un inconveniente: lavorare l'impasto richiede tempo e pazienza...dote, quest'ultima, ch'io non posseggo e sto tentando -superati i trenta- di sviluppare con grandi sforzi.
Per cui suggerisco agli impazienti come me di cimentarsi nella creazione di questi gnocchi affinché si prendano un tempo necessario per pensare. Si fermino ed ascoltino se stessi. Seguano i propri sensi. Si lascino stregare dai suoni della casa, riscoprano l'intimità ed il piacere che questa regala nel porgere a qualcuno o 'solo' a se stessi, un piatto così.
Un piatto zen. Un piatto da meditazione prima, dopo e durante la preparazione.

Ingredienti: (per 4)
-1/2 kg di ricotta
-200 gr di parmigiano 
-2 uova
-spezie a piacere (io ho messo noce moscata e pepe nero ma trovo interessante l'utilizzo dello zafferano o della polvere di spinaci)
-erbe aromatiche (ho aggiunto all'impasto salvia, timo, rosmarino secchi, provenienti dalla Provenza)
-40 gr di burro
-sale

Preparazione:
1) lavorare la ricotta, ridurla in crema ed aggiungere parmigiano grattugiato/uova/spezie/erbe aromatiche/sale, un pizzico.
2) lavorate fino ad ottenere una pasta omogenea
3) infarinate una spianatoia, prendete dei pezzetti d'impatto e rotolateli nella farina tentando di dare una forma sferica e di creare degli gnocchi di eguali dimensioni
4) cuocete queste polpettone in acqua bollente, scolatele con la schiumaiola e conditele con burro fuso e ulteriore parmigiano grattugiato. 

P.s. Il termine Sarasso indica ciò che viene prodotto col siero ovvero la ricotta.






3 commenti:

  1. Bentornata, d'altronde non saresti una Fenice se non sapessi rinascere dalle tue ceneri...

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  2. Bentornata piccola!!!
    Ho già capito che con molta calma e pazienza dovrò cimentarmi con questa prova , grazie sai che avere delle delizie nel piatto sono la metà della bellezza della vita!

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  3. Eh già. Fenice non a caso. Nasco, muoio, rinasco e muoio per rinascere ancora e ancora. Non so a quale vita sono arrivata. So per certo che, nonostante le sofferenze, le mie esistenze mi sono piaciute tutte. Me le ricordo e sono il frutto di tutti i miei inciampi e le mie vittorie. Io amo la resurrezione. Non sono mai la stessa eppure sono sempre la stessa.

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