giovedì 5 maggio 2011

Trofie al pesto


Ecco: il potere del bianco...eh no, al contrario di quanto starete pensando, non sto pubblicizzando un detersivo!
Stevie: Steve.
Due volte Liguria...trofie e pesto...che ne dite?
Per il pesto vi occorrono:
-basilico
-olio evo
-pinoli
-sale
-parmigiano
-aglio

...no: nessun peso e nessun quantitativo:
man mano si aggiunge qualcosa dell'uno...dell'altro...fino a trovare la giusta consistenza ed il perfetto equilibrio.
in acqua salata si fanno cuocere le trofie ed una volta scolate potranno essere condite con del magnifico, personalissimo e profumatissimo pesto!
Io ho guarnito i piatti con pinoli e sale nero delle Hawai.
Buon appetito!

10 commenti:

  1. ...è un pò che il nostro mondo si sta colorando di bianco...in casa è un colore che ti abbraccia con semplice armonia...e poi ti illumina!!!!!!!!!!!!!!!!lo sai quanto bene ti voglio???????? non esiste questa unità di misura...


    dardadi

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  2. "Paideia": è il termine che utilizzava Socrate per indicare l'educazione del bambino. L'obiettivo della disciplina era quello di insegnare all'allievo i principi dell'ethos pubblica e del vivere civico, in modo da formare un perfetto cittadino della Repubblica. Già aveva capito (c'è chi ha sostenuto, venticinque secoli dopo, che Socrate avesse in realtà già capito tutto e che l'intera storia della filosofia occidentale altro non è che un'immensa variazione dei suoi insegnamenti) che il motore del cambiamento sociale non è il progresso scientifico nè tantomento l'imperialismo, ma risiede "semplicemente" nella pedagogia pubblica. Gramsci, e la cultura progressiva della sinistra occidentale del secolo scorso, assimilando questa teoria "illuministica", volle concepire il partito "rivoluzionario" come una fabbrica culturale tesa alla formazione del popolo alla "democrazia" (Gramsci, "Gli intellettuali"), affinché nella rinnovata società comunista domini il principio supremo della libertà realzizzata dove "ciascuno ottiene secondo i propri bisogni e contribuisce in base alle proprie possibilità" (Marx, Critica al programma di Gotha"). Non è un caso che sotto l'intestazione del quotidiano "L'Unità", da lui fondato, Gramsci fece inserire il sottotitolo "Compagni studiate perché abbiamo bisogno di tutta la vostra intelligenza".

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  3. Ancora Paideia:l'unico metodo ammesso nell'insegnamento è quello della "maieutica", ovvero quello del "tirare fuori", come a significare che la conoscenza è già nell'educando e il compito del formatore consiste non nell'infondere il concetto (come se si trattasse di riempire un vaso), ma di consentire l'espressione del suo allievo. Alla "verità" si giunge attraverso la dialettica fra le parti, giacché essa è già "lì" e "richiede" soltanto di essere "appresa" piuttosto che di essere trasmessa (l'"apprensione" è un "raccoglimento": la verità vuole essere "colta" così come una mano prende un fiore...bella l'etimologia, vero?).

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  4. Quando Teeteto chiese a Socrate che genere di attività lavorativa avesse mai svolto, il maestro rispose che il suo impiego era lo stesso della madre del suo alunno, ovvero quello dell'ostetrico. Vedendo lo sgomento del giovane, Socrate pensò bene di aggiungere che la sua arte (i termini "arte" e "lavoro" condividono lo stesso ètimo, "techné"), in realtà, consisteva in una forma di ostetricia ben particolare, poiché egli, al contrario della madre, "aiutava le anime a partorire" (dove il termine "anima" condivide, come sai, l'ètimo con "mente", vale a dire "psiche"; l'etimologia è come la matematica, tutto deve tornare).

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  5. Freire...la dialettica della liberazione produce il suo modello pedagogico...torna Socrate attraverso la dialettica di Hegel!! E qui davvero la pedagogia assurge a livelli orgasmatici...Il rapporto educativo si sposta dalla dialettica "maestro-allievo" a quella "oppressori-oppressi", dal momento che la liberazione del singolo passa "necessariamente" per liberazione sociale (e qui c'è tutto Hegel, il più appassionante, e difficile, fra tutti i cervelluti!!). Lo sfruttamento dell'oppresso avviene per mezzo dello strumento della "parola", utilizzato "egemonicamente" dalla classe sociale detentrice dei mezzi di produzione. Soltanto tramite l'educazione pubblica l'oppresso raggiunge la coscienza della propria condione storica, ossia della propria posizione di sfruttato...per dirla con Hegel "coscientizza" di essere il "servo" nel rapporto egemonico con il "padrone"...Ma dialetticamente il servo è più forte del suo padrone perché
    "soffrendo" e raggiungendo "consapevolmente" l'abbraccio della propria lacerazione acquista la forza di sovvertire il rapporto dialettico..E qui avviene il "miracolo" della pedagogia...L'oppresso liberando se stesso LIBERA lo sfruttatore, il quale, inconsapevole della "contraddizione", ignorava di essere a sua volta SCHIAVO del rapporto con lo sfruttato...l'oppressore non sa, fino al momento della liberazione dell'oppresso, che la sua stessa esistenza non ha ragion d'essere senza il il "mezzo" della sua stessa vita...(Kant raccomandava, illuministicamente, ma non dialetticamente -qui ci voleva Hegel - "di agire, in te come negli altri, in modo di trattare l'uomo sempre anche come fine e non mai come un mezzo" - Critica del Giudizio).

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  6. Come direbbe Jodoroskj? Questa è magia!! (e buttiamo all'aria il tavolo!!)

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  7. Il pesto: semplice, saporito, BUONO, uno dei migliori condimenti per la pasta, le trofie soprattutto ovviamente!

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  8. Psicomagia!! ;-) Senti ti rispondo qui perché non ho altro modo di contattarti amico mio. Allora, nell'ordine, vorrei: -scusarmi per i toni accesi di oggi (sai che m'infervoro facilmente e prendo tutto troppo a cuore!) sottolineando che quanto sostenevo era esattamente ciò che stavi dicendo anche tu, di certo per scatenare quella tua reazione mi sarò espressa male...come dicevamo in pausa'quando occorre fare un passo indietro'...così eccomi qua!Poi: psiche ti c'ho chiamato oggi anche se forse t'è sfuggito (prima della pausa!). Infine: se non riesco ad iscrivermi quest'anno, pur di andare a fare quel corso insieme, tenterò di chiudere la specialistica in SS in tempi brevissimi...poi sarà una passeggiata di salute... ;-)
    -->Soltanto tramite l'educazione pubblica l'oppresso raggiunge la coscienza della propria condione storica, ossia della propria posizione di sfruttato<--

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  9. Posso aggiungere un ingrediente?
    Oltre al parmiggiano va messo anche del pecorino sardo ben stagionato!
    Per il basilico invece scegliete le foglioline più piccole e tenere, danno un sapore lievemente più "dolce".

    Da una genovese D.O.C.!

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