mercoledì 30 marzo 2011

I latitanti sono loro finché a cercarli siamo noi



Per strada tante facce
non hanno un bel colore,
qui chi non terrorizza
si ammala di terrore,
c'è chi aspetta la pioggia per non piangere da solo,
io sono d'un altro avviso,
son bombarolo. 

Così pensava forte
un trentenne disperato
se non del tutto giusto
quasi niente sbagliato,
cercando il luogo idoneo
adatto al suo tritolo,
insomma il posto degno
d'un bombarolo.




Un post con dedica, dedica che non verrà purtroppo mai letta dalla persona cui rivolgo i miei pensieri ogni volta che ascolto questa canzone di Fabrizio.
Un riflesso condizionato dal ricordo della sera in cui è stato compianto.
Sono pochi i rimpianti che ho, uno di questi è non aver approfondito la conoscenza di un trentenne disperato, la cui fragilità era forse l'aspetto meno evidente...
del resto era di un'altra razza, di un altro avviso...di certo non un cavaliere del lavoro...




3 commenti:

  1. ...Da uomo avvertire il tempo sprecato
    a farti narrare la vita dagli occhi
    e mai poter bere alla coppa d'un fiato
    ma a piccoli sorsi interrotti,
    e mai poter bere alla coppa d'un fiato
    ma a piccoli sorsi interrotti

    Eppure un sorriso io l'ho regalato
    e ancora ritorna in ogni sua estate
    quando io la guidai o fui forse guidato
    a contarle i capelli con le mani sudate.
    Non credo che chiesi promesse al suo sguardo,
    non mi sembra che scelsi il silenzio o la voce,
    quando il cuore stordì e ora no, non ricordo
    se fu troppo sgomento o troppo felice,
    e il cuore impazzì e ora no, non ricordo
    da quale orizzonte sfumasse la luce

    E fra lo spettacolo dolce dell'erba,
    fra lunghe carezze finite sul volto,
    quelle sue cosce color madreperla
    rimasero forse un fiore non colto.
    Ma che la baciai, questo sì, lo ricordo,
    col cuore ormai sulle labbra,
    ma che la baciai, per dio sì, lo ricordo,
    e il mio cuore le restò sulle labbra.....

    Essendo

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  2. ...è arrivata da un'ora
    e l'amore ha l'amore come solo argomento
    e il tumulto del cielo ha sbagliato momento...

    ...sta sognando del mare
    quando ingorga gli anfratti si ritira e risale
    e il lenzuolo si gonfia sul cavo dell'onda
    e la lotta si fa scivolosa e profonda...

    ...sente l'acqua che scende
    dai vestiti incollati da ogni gelo di pelle
    nel suo tram scollegato da ogni distanza
    nel bel mezzo del tempo che adesso le avanza
    così fu quell'amore dal mancato finale
    così splendido e vero da potervi ingannare...

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  3. Allora, vorrei fare una precisazione cui tengo in modo particolare: ho appena saputo che è stato recapitato un pacco bomba a Livorno. Ovvio che la mia citazione del testo di De André, di cui ho più volte linkato le canzoni nel corso degli anni, non è che un modo per sottolineare il malcontento, la disperazione, la frustrazione di un giovane qualunque che potrebbe essere c h i u n q u e. Il malessere, condiviso, riguardo più aspetti della vita, della quotidianità, mi sembra evidente e la mia personalissima chiave di lettura mi guida verso quella che reputo essere una interpretazione metaforica del testo. Tritolo e detonatori a parte, ciò che amo di questo scritto è la complessità derivante da uno sguardo d'insieme, profondo, -del resto dicono che la bellezza è negli occhi di guarda, no?- o forse è quel che io ci voglio vedere...parola dopo parola emerge la voglia di nuotare controccorrente, emerge la rabbia, sì, ma una rabbia consapevole: derivante dal torto subito. cosa ci rende coscienti del torto subito? La conoscenza. Tombola. Il codice di Hammurabi è, parebbe, superato da un bel pezzo quindi sterili lotte corpo a corpo, uomo contro uomo, lasciano -a mio avviso- il tempo che trovano. L'unica lotta legittima, portata avanti coscientemente e in modo retto, lineare, potente, è quella che ha origine nella sapienza, nella cultura, nell'educazione, nell'uguaglianza...la bomba per me è dunque anche la dissonanza, è l'ostinazione nel non volersi piegare per due soldi -neppure per tutto l'oro che esiste- ad un volere, ad un credo, a dei principi che non sono sentiti né vissuti come propri...il coraggio di dissentire, di esprimersi a colori...questo per me è lottare e l'unica bomba di cui io parlo è la parola. Sul resto, non mi esprimo.

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