Avanti. Avanti. Diapositiva. Diapositiva. Ancora e ancora e ancora.
Perché è nella lista dei miei film preferiti?
Perché al tempo sarei stata una 'sovversiva' né più e né meno di come sono oggi.
Che poi...véro...a distanziarsi, a differenziarsi, ad andare 'contro'...basta proprio poco visto che la corrente più sta e più cresce...ne la storia infinita si raccontava di un nulla che avanza...ormai s'è mangiato quasi tutto...no, non sono pessimista, non sono pazza: non sono d'accordo. Molto semplicemente.
Sono...com'è che dicono tutti i miei amici musicisti?...dissonante...
tipo una nota stonata.
Sono arrabbiata. Altrettanto semplicemente.
Perché vedo una serie, lunga lunghissima, di facce da schiaffi (e mi sto tenendo poi non dite che sono volgare!) continuare a perseverare nell'errore, nell'idiozia...consapevolissima -lunga serie!-di ciò che è e di ciò che fa...tranne qualche centinaia di migliaia...-milioni?...aihnoi forse sì!- sprovveduti che ci inguaiano tutti più che mai.
Uno sfogo. Il mio.
Ora...poco c'entra questo con il film...ho preso la tangente...però l'idea di rottura, anticonformismo, evasione dagli schemi, libertà...espressione...sono principi etici a me tanto cari che in questo particolare momento della mia esistenza fatico -più del solito- a trattenere...quindi...rispetto al film, che adoro, vorrei postare una canzone.
Quella che ritengo la più bella canzone di Vasco. A prescindere dal fatto che, proprio in virtù della libertà che tanto predico e rincorro ostinatamente, ognuno è padrone di sé e della propria esistenza...trovo che il testo della canzone sia azzeccatissimo alla pellicola...e che può essere uno spunto di riflessione...senza nulla togliere a quelle che possono essere le gioie di una famiglia, di un matrimonio, di un figlio, dell'accudire ed educare e crescere la prole, amare un uomo, dedicarsi a lui e all'ambiente domestico...però...c'è anche questo...ed è altrettanto fondamentale...
Perché al tempo sarei stata una 'sovversiva' né più e né meno di come sono oggi.
Che poi...véro...a distanziarsi, a differenziarsi, ad andare 'contro'...basta proprio poco visto che la corrente più sta e più cresce...ne la storia infinita si raccontava di un nulla che avanza...ormai s'è mangiato quasi tutto...no, non sono pessimista, non sono pazza: non sono d'accordo. Molto semplicemente.
Sono...com'è che dicono tutti i miei amici musicisti?...dissonante...
tipo una nota stonata.
Sono arrabbiata. Altrettanto semplicemente.
Perché vedo una serie, lunga lunghissima, di facce da schiaffi (e mi sto tenendo poi non dite che sono volgare!) continuare a perseverare nell'errore, nell'idiozia...consapevolissima -lunga serie!-di ciò che è e di ciò che fa...tranne qualche centinaia di migliaia...-milioni?...aihnoi forse sì!- sprovveduti che ci inguaiano tutti più che mai.
Uno sfogo. Il mio.
Ora...poco c'entra questo con il film...ho preso la tangente...però l'idea di rottura, anticonformismo, evasione dagli schemi, libertà...espressione...sono principi etici a me tanto cari che in questo particolare momento della mia esistenza fatico -più del solito- a trattenere...quindi...rispetto al film, che adoro, vorrei postare una canzone.
Quella che ritengo la più bella canzone di Vasco. A prescindere dal fatto che, proprio in virtù della libertà che tanto predico e rincorro ostinatamente, ognuno è padrone di sé e della propria esistenza...trovo che il testo della canzone sia azzeccatissimo alla pellicola...e che può essere uno spunto di riflessione...senza nulla togliere a quelle che possono essere le gioie di una famiglia, di un matrimonio, di un figlio, dell'accudire ed educare e crescere la prole, amare un uomo, dedicarsi a lui e all'ambiente domestico...però...c'è anche questo...ed è altrettanto fondamentale...
E poi mi parli di una vita insieme
di una casa di bambini
del nostro amore
e di me che vado a lavorare
Ma che ne sai tu
di un mondo
che si può vivere
soltanto se stai attento
a dove metti i piedi
e ogni volta
che usciamo
mi dici che tuo padre
vuole sapere
che cosa intendo fare
Ma che ne sa lui di fare
se tutta la vita
non ha fatto altro
che stare a guardare
Io vorrei che tu
che tu avessi qualcosa da dire
che parlassi...di più
che provassi una volta a reagire
ribellandoti a quell'eterno incanto
per vederti lottare contro chi ti vuole così innocente e banale donna
donna sempre uguale donna
donna per non capire donna
donna per uscire
donna da sposare
No senti
stammi a sentire un po'
non è te che detesto in fondo sai
la colpa non è tua
la verità è che al mondo
tu servi così.
Ecco.
di una casa di bambini
del nostro amore
e di me che vado a lavorare
Ma che ne sai tu
di un mondo
che si può vivere
soltanto se stai attento
a dove metti i piedi
e ogni volta
che usciamo
mi dici che tuo padre
vuole sapere
che cosa intendo fare
Ma che ne sa lui di fare
se tutta la vita
non ha fatto altro
che stare a guardare
Io vorrei che tu
che tu avessi qualcosa da dire
che parlassi...di più
che provassi una volta a reagire
ribellandoti a quell'eterno incanto
per vederti lottare contro chi ti vuole così innocente e banale donna
donna sempre uguale donna
donna per non capire donna
donna per uscire
donna da sposare
No senti
stammi a sentire un po'
non è te che detesto in fondo sai
la colpa non è tua
la verità è che al mondo
tu servi così.
Ecco.