giovedì 5 agosto 2010

Cappuccino al cucchiaio


Buon dì, stamattina vorrei iniziare con i Guns N' Roses. 
L'altra sera, prima che alla Sanguetta suonassero gli Scythe -di cui posterò le foto (domani?)- gli organizzatori avevano messo Paradise city che tra l'altro è uno dei pezzi che ascolto sempre quando me ne vado al mare! 
Ieri al Villaggio si stava benissimo: un venticello mooolto gradito scompigliava appena i capelli mentre il Sole baciava a fior di labbra la pelle...fosse sempre così...ma torniamo a noi...smaniavo per provare l'agar agar...dopo aver acquistato questo non vedevo l'ora di testare le mie abilità di gelificatrice!! 
Così, facendo riferimento al Cavoletto, ho provato una cosina super easy: il risultato è quanto vedete in foto.
Ho arricchito il tutto con sfoglie al latte -Perugina ahimé Nestlè- e con delle Gavottes al cioccolato fondente.
Allora: utilizzate 500 ml di cappuccino -latte macchiato o caffèlatte a seconda dei vostri gusti- ed aggiungete 4 cucchiai di zucchero poi versate 1 cucchiaino da tè di polvere d'agar agar dopo aver portato il composto ad ebollizione. Mescolate con la frusta per qualche secondo ancora poi spegnete, versate il liquido nei pots e lasciateli a temperatura ambiente per almeno un'ora dopodiché riponete in frigo fino al momento di servire.

7 commenti:

  1. Take me down
    To the paradise city
    Where the grass is green
    And the girls are pretty
    Take me home
    I want you please take me home....

    4 Settembre Palalottomatica.....Certo vedere Axel che sembra il mago pancione non sarà un bello spettacolo , ma speriamo in quel poco di voce che gli resta!!!

    Simone M

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  2. ...mica lo sapevo... :-/
    Pensavo ti fossi dato alla macchia...temevo fossi sparito!!

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  3. ...i biglietti dovrebbero ancora esserci..
    Sparito?? Giammai!!!! e che alle volte mi sforzo di non essere eccesivamente presente , altrimenti diventa il mio diario più che il TUO blog... mi piace , mi piace proprio stare qui, mi piace questo botta e risposta...mi piace aggiungo se non fosse chiaro!! ;-)

    Simone M

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  4. "Giammai" è semplicemente bellissimo: uno degli avverbi di tempo che preferisco da quando ho la facoltà d'intendere! I biglietti son da cercare, dovrei sentire mio fratello e gli altri del gruppo per vedere se m'accompagnano...forse non lo sanno nemmeno loro...come si può perdere un concerto così? Solo che, leggevo in qualche forum, la cifra del costo sembra un tantino alta al momento...70 euro? Saranno pure loro ma sempre furto è!...non trovi?...vedrò d'informarmi meglio...ora scappo apreparare la cena... :-)

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  5. Bel giovanino stava sull'orlo del Tagliamento e il suo cagnolino abbaiava anche lui contento.
    Passa per di lì il padrone: "heilà bel giovanino, te lo pago 100 lire, quel tuo cuoricino allegro"; "Ah sì sì, signor padrone, per cento lire te lo dò, sarò allegro lo stesso anche se non riderò". Quando sono passati sette mesi, bel giovanino se ne stà sull'orlo del Tagliamento, col cagnolino accucciato. Passa per lì la signora, e vede i suoi bei ricci, che rilucono al sole come i fiori del narciso. "Quei riccietti d'oro se tu me li dai, bel giovanino, ti trovo un posto per lavorare". "Prenditeli tutti signora, chè noi siamo poveretti e anche senza ricci siamo contenti lo stesso". E tutto contento se ne va al ponte del Tagliamento, a portare sulla schiena quei blocchi di cemento. Quando sono passati sette mesi, il ponte è finito e giovanino sempre più nel suo cuore è ferito. "Cosa fai qui a Trieste bel giovanino intimidito?". "Sono disoccupato e porto la mia croce". "Dammi la tua salute che ti faccio lavorare". "Prenditi la mia salute devo pur mangiare". Suonate, povere campane, suonate l'avemaria, che il giovanino torna pieno di malinconia. Suonate, povere campane, suonate il mattutino, che ormai è vecchio il bel giovanino.

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  6. ..70 euro sono una rapina... e sinceramente non li avrei spesi,ma una decina di miei amici si sono organizzati, poi uno di loro a dato buca, ed il biglietto in più è arrivato a me.. l'unica paura è che con Axel non si sa mai se il concerto si fa o no... e poi la scaletta non è un granchè...

    Simone M

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  7. Tristezza e malinconia albergano in me oggi. Con le Tilt a farmi compagnia ho finito finalmente di dipingere la cassettiera... riporrò ceramice, cocotte, pots e quant'altro su sui scaffali color mandorla...poi sarà la volta del lampadario...tra l'altro devo ripulire una libreriola...sarei tentata di lasciarla così com'è: vecchia e malconcia...molto grunge...molto vera. Vedremo cosa mi dirà l'istinto una volta spolverata ed osservata bene...al momento riesco solo a sentire i crampi nascere nello stomaco e la nostalgia invadere il petto ed arrampicarsi fino alla gola. Dalla finestra vedo un giovane ed un anziano raccogliere delle more...poetico...del resto se Torrevecchia da una parte confina con Balduina e dista 7 minuti da Prati e Trionfale, dall'altro sembra ancora un paesino...devo capirlo questo posto...è pieno di soggetti da studiare...l'architettura la devo fotografare, la storia la devo leggere, farmela raccontare, sul 49 e sul 46 ne vedo di tutti i colori...ce ne sarebbero di cosette da scrivere in proposito ma ciò che certe visioni mi scatenano non è un senso di serenità...qualcosa ancora non mi torna, fauna e flora non mi quadrano del tutto...troppo controversa ed autorefenziale perché al momento mi si possa capire...vedrò di spiegarmi meglio la prossima volta...quando anche in testa avrò fatto un minimo di chiarezza...se vi capitasse di passare per via dei monti di primavalle, avrei piacere che mi scriveste che tipo di sensazione vi assale...

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