Mab, Max...sorelle, dico...volete venire a darmi rinforzi? Non vedete anche voi che i lettori del blog -lo so che ci siete!- non lasciano commenti? Nessuno balla con me...lasciatevi coinvolgere nel mio delirio...capisco che ce ne sono altri con una risonanza maggiore (non faccio nomi: non sia mai!) che in più hanno il valore aggiunto -sebbene ne fareste a meno!- di condizionare N E G A T I V A M E N T E le vostre esistenze...però dai: datemi un minimo di soddisfazione!! Che diamine! :-)
Va bene...sentiamoci Otis ed immaginiamoci tutti seduti sulla spiaggia, al tramonto, col fresco, ed un bel bicchiere pieno in mano...brindiamo alle baie e alla vita...affamati e pronti a mangiare: un nido di spaghetti in crema di fave, ricotta fresca e pecorino...-chiaro che nessuno toccherebbe una ricotta stantia...era per dire 'non a pasta dura',mi spiego? Dio come sono contorta alle volte!- con una generosa spolverata di pepe nero macinato al momento. Ecco. Bon. E allora? Spaghetti, fave, ricotta vaccina, pepe nero, olio evo, sale, sale grosso, acqua, pecorino, frullatore ad immersione, pentola, padella, accendi gas. Mettete a bollire l'acqua per gli spaghetti (o, se preferite, le linguine) poi sbucciate e decorticate le fave -io avevo le grandi- e fatele bollire in un pentolino per una decina di minuti infine scolatele e passatele, col minipiner, insieme ad olio, acqua di cottura -quel po' che basta-, ricotta, sale, pecorino grattuggiato fino ad ottenere una crema...avrà un meraviglioso colore pastello...la densità e la bellezza del composto vi stupiranno. Versate la crema in una padella un tantino oliata, aspettate che gli spaghetti siano cotti, al dente vi auguro!, poi scolateli -tenendo dell'acqua- e uniteli alla crema, ultimate la cottura in padella ed impiattate. Spolverizzate pepe nero fresco di macinino e se volete decorate con scaglie di pecorino e qualche favetta cruda. Ps: che non si dica che sono ossessiva...infondo vi ho linkato la stessa canzone solo3 volte...uhuhhuuuuuuhuhuhhhh...(il fischio non so ancora scriverlo)...potrei cantare...come nel video della Bareilles...poesia pura...
Ossessiva, io? Solo perché ascolto fino allo sfinimento una canzone splendida e posterò per l'intera estate foto del balcone-terrazzo-orto-giardino? Noooooooooooooooooo.
Dico: no dico...ho aggiunto dei pezzi! Fermatovaglia a forma di manina (ho anche le foglie volendo restare in tema), tipo la manina appiccicosa che tutti non vedevmo l'ora di trovare nelle patatine! Chi non ha mai giocato con la manina...fuori da qui!!!!! Subito! La rogna più grossa era ritrovarsela tra i capelli...forse a voi maschietti non sarà capitato ma noialtre lo sappiamo bene che stress provocava...un po' come le gomme da masticare! Mi sono persa...ah sì: altra new entry...gli stuoini a mò di guida, che ne dite? Ieri poi ho anche preso dei crisantemi (li adoro,specie quelli a palla che si trovano purtroppo solo a novembre! :-() per adornare un po' il balcone e la cucina...il tipo ha insistito perché li acquistassi gialli (inizialmente avevo optato per i bianchi) e così ho fatto. Tornata a casa ho sorriso vedendo che s'intonavano perfettamente al runner!
E ora veniamo alle letture estive. Ovvero a noi: al sottotitolo.
Tutt'altro che 'letture estive' nel senso dispregiativo del termine: cos'hanno poi di male le letture estive...purché si legga! Ad oggi mi verrebbe da dire questo vista la banalità dilagante, la miseria lessicale e la trisezza degli argomenti. E poi qualcuno potrebbe sempre definire i testi che sto per consigliare come letture leggere...qualcuna è un'incognita anche per me ancora.
Nell'ordine 'nido vuoto' della Gimenez, (lo sto leggendo e mi piace al punto da consigliarlo senza nemmeno spiegarne il motivo...anticipo che per quanti lavorano coi minori può essere un noir capace di toccare le giuste corde).
Un giorno perfetto, non ci sarebbe nulla da aggiungere alla già bravissima Mazzucco. Un nome, una garanzia. In questo libro ha descritto, tra gli altri, un personaggio fragile come può essere una donna, molto bella, -la bellezza nelle donne pare dover, da sempre, essere una colpa da espiare a mio avviso- briosa, colorata, ed estrosa, nonostante tutte le preoccupazioni, la violenza, l'aggressività che le gravano sulle spalle assieme al giudizio superficiale, negativo e (ultimo ma non meno importante) inutile della gente. La trama si dipana lungo un continuum di descrizioni di luoghi -romanissimi- e personaggi, coprotagonisti, interessanti affrontando una problematica più comune di quanto si creda e, ahinoi, sempre attuale.
Ignoravo, fino a ieri le conseguenze del caso, rispetto alla scelta dell'acquisto può capirmi di certo Simone M. Perché? Perchè quando parlammo una volta in libreria, concordammo sul fatto che un libro ambientato a Roma (a Fregene o Ostia, ci stai? Dai: passamele! :-)) bisogna acquistarlo.Un libro poi ambientato a Roma con dei protagonisti coetanei...va preso per forza: una sorta d'obbligo proprio! Così, conoscerò presto Alessandra Fiori attraverso le parole che usa per descrivere posti che ho frequento...chiaro che non mi interessa minimamente delle avventure dei pargoli della Roma bene traferitisi al mare, però il resto, diciamo la cornice, me la voglio studiare. Per di più le critiche prometton bene...
Giuseppina Torregrossa. E qui devo proprio ringraziare Simone che mi consigliò l'assaggiatrice. Pensa Simo, da anni volevo prendere il conto delle minne e solo in un secondo momento ho ricollegato! Cibo, cibo e ancora cibo. Amarsi equivale a nutrirsi, amare equivale a nutrire. Accogliere e nutrire. La Torregrossa mi fa pensare a questo. Col gusto della semplicità. Se fosse un piatto sarebbe la mitica pasta e fagioli all'arrivo in un casale a tarda ora con lo stomaco che grida vendetta a causa dei morsi della fame...e quel profumo di finocchietto selvatico che ti stura le narici con un bicchiere di rosso che fa vibrare le vene...
Una donna scomoda: senza parole. Va letto. Divorando la Plath a 14 anni, questa non me la posso far sfuggire. Senza tentare confronti, non sarei neppure in grado forse, sò già che il personaggio di questo libro mi intriga e parecchio anche. E poi la donna in copertina...stile Sedgwick...in una parola: fantastica.
Ch'io ami le donne tanto quanto gli uomini è proprio di chi ama il genere umano nella sua interezza, mi capite? Ho scelto di stare con le donne, almeno questaestate, di lasciare che le loro ombre mi camminino al fianco, che stiano con me in strada, sul bus, al lago, in macchina, in posta, al parco, al mare certo...e poi se son pure piacenti tanto meglio! Per un'edonista non c'è niente di meglio che ammirare una donna bella...come lei: come Francesca Lancini. Ho sentito un'intervista e m'è piaciuta. In genere non apprezzo troppo 'chi sputa nel piatto in cui mangia'...dipende pure dal piatto però...voglio dire...forse l'ambiente legittima una presa di distanze...senza tacchi...per chi risplende d'amarezza -come direbbe lei stessa!-
Infine l'Alberico...ancora aria di mare ne il vento caldo del Garbino. Io so che Giulia non delude e vede lontano come solo una gran donna può. E non dimenticherò mai l'immagine di lei che canta Summertime.
Manca all'appello la Gamberale, Simo che ci dici su le luci nelle case degli altri?
Dico: no dico...ho aggiunto dei pezzi! Fermatovaglia a forma di manina (ho anche le foglie volendo restare in tema), tipo la manina appiccicosa che tutti non vedevmo l'ora di trovare nelle patatine! Chi non ha mai giocato con la manina...fuori da qui!!!!! Subito! La rogna più grossa era ritrovarsela tra i capelli...forse a voi maschietti non sarà capitato ma noialtre lo sappiamo bene che stress provocava...un po' come le gomme da masticare! Mi sono persa...ah sì: altra new entry...gli stuoini a mò di guida, che ne dite? Ieri poi ho anche preso dei crisantemi (li adoro,specie quelli a palla che si trovano purtroppo solo a novembre! :-() per adornare un po' il balcone e la cucina...il tipo ha insistito perché li acquistassi gialli (inizialmente avevo optato per i bianchi) e così ho fatto. Tornata a casa ho sorriso vedendo che s'intonavano perfettamente al runner!
E ora veniamo alle letture estive. Ovvero a noi: al sottotitolo.
Tutt'altro che 'letture estive' nel senso dispregiativo del termine: cos'hanno poi di male le letture estive...purché si legga! Ad oggi mi verrebbe da dire questo vista la banalità dilagante, la miseria lessicale e la trisezza degli argomenti. E poi qualcuno potrebbe sempre definire i testi che sto per consigliare come letture leggere...qualcuna è un'incognita anche per me ancora.
Nell'ordine 'nido vuoto' della Gimenez, (lo sto leggendo e mi piace al punto da consigliarlo senza nemmeno spiegarne il motivo...anticipo che per quanti lavorano coi minori può essere un noir capace di toccare le giuste corde).
Un giorno perfetto, non ci sarebbe nulla da aggiungere alla già bravissima Mazzucco. Un nome, una garanzia. In questo libro ha descritto, tra gli altri, un personaggio fragile come può essere una donna, molto bella, -la bellezza nelle donne pare dover, da sempre, essere una colpa da espiare a mio avviso- briosa, colorata, ed estrosa, nonostante tutte le preoccupazioni, la violenza, l'aggressività che le gravano sulle spalle assieme al giudizio superficiale, negativo e (ultimo ma non meno importante) inutile della gente. La trama si dipana lungo un continuum di descrizioni di luoghi -romanissimi- e personaggi, coprotagonisti, interessanti affrontando una problematica più comune di quanto si creda e, ahinoi, sempre attuale.
Ignoravo, fino a ieri le conseguenze del caso, rispetto alla scelta dell'acquisto può capirmi di certo Simone M. Perché? Perchè quando parlammo una volta in libreria, concordammo sul fatto che un libro ambientato a Roma (a Fregene o Ostia, ci stai? Dai: passamele! :-)) bisogna acquistarlo.Un libro poi ambientato a Roma con dei protagonisti coetanei...va preso per forza: una sorta d'obbligo proprio! Così, conoscerò presto Alessandra Fiori attraverso le parole che usa per descrivere posti che ho frequento...chiaro che non mi interessa minimamente delle avventure dei pargoli della Roma bene traferitisi al mare, però il resto, diciamo la cornice, me la voglio studiare. Per di più le critiche prometton bene...
Giuseppina Torregrossa. E qui devo proprio ringraziare Simone che mi consigliò l'assaggiatrice. Pensa Simo, da anni volevo prendere il conto delle minne e solo in un secondo momento ho ricollegato! Cibo, cibo e ancora cibo. Amarsi equivale a nutrirsi, amare equivale a nutrire. Accogliere e nutrire. La Torregrossa mi fa pensare a questo. Col gusto della semplicità. Se fosse un piatto sarebbe la mitica pasta e fagioli all'arrivo in un casale a tarda ora con lo stomaco che grida vendetta a causa dei morsi della fame...e quel profumo di finocchietto selvatico che ti stura le narici con un bicchiere di rosso che fa vibrare le vene...
Una donna scomoda: senza parole. Va letto. Divorando la Plath a 14 anni, questa non me la posso far sfuggire. Senza tentare confronti, non sarei neppure in grado forse, sò già che il personaggio di questo libro mi intriga e parecchio anche. E poi la donna in copertina...stile Sedgwick...in una parola: fantastica.
Ch'io ami le donne tanto quanto gli uomini è proprio di chi ama il genere umano nella sua interezza, mi capite? Ho scelto di stare con le donne, almeno questaestate, di lasciare che le loro ombre mi camminino al fianco, che stiano con me in strada, sul bus, al lago, in macchina, in posta, al parco, al mare certo...e poi se son pure piacenti tanto meglio! Per un'edonista non c'è niente di meglio che ammirare una donna bella...come lei: come Francesca Lancini. Ho sentito un'intervista e m'è piaciuta. In genere non apprezzo troppo 'chi sputa nel piatto in cui mangia'...dipende pure dal piatto però...voglio dire...forse l'ambiente legittima una presa di distanze...senza tacchi...per chi risplende d'amarezza -come direbbe lei stessa!-
Infine l'Alberico...ancora aria di mare ne il vento caldo del Garbino. Io so che Giulia non delude e vede lontano come solo una gran donna può. E non dimenticherò mai l'immagine di lei che canta Summertime.
Manca all'appello la Gamberale, Simo che ci dici su le luci nelle case degli altri?