lunedì 1 novembre 2010

Risotto ai carciofi


Senape. La copertina è senape. L'immagine di due mele cotogne domina. 'Ballata per tre uomini e una donna'. Via Santa Caterina da Siena. Al Pantheon. Non riesco a vedere se è un uomo o una donna. Forse entrambi, come me. Le scarpe sono marroni, il passo è veloce, i suoi pensieri di più. E' entrato/a da Amore e Psiche, guidato/a dalla volontà o forse dal caso...forse, più semplicente, la curiosità l'ha spinto/a. La stessa mia che tenta, invano, di dare un volto...infondo non ne ho bisogno...ho la sua scelta tra le mani...io del resto ho fatto la mia seguendo la scia di quei suoi passi rapidi. Indolore. Siamo complici, ovunque tu sia, chiunque tu sia anche se io non me ne disferò, di questo libro. Al contrario di te. Straniero/a eppure benvenuto/a in casa mia. La mia tana. Sei entrato/a nel mio rifugio col mio benestare...non c'ho pensato due volte. Ma chi sei? Lo capirò. Questo libro che insieme a tanti altri è finito nella mia busta, in uno dei mercati dove vado spesso, mi parlerà anche di te. L'ho preso con un gesto deciso, veloce, t'ho preso, rapito/a. Vieni via meco, ora, subito. Per la copertina, per l'edizione soprattutto...non mi interessava granché la storia...cioè mi interessa adesso che ne ho letto un trafiletto...mi era indifferente quando ho preso il libro in mano e ne ignoravo perfino l'esistenza un secondo prima e se anche fosse stato vuoto l'avrei acquistato lo stesso, magari per riempirlo io. Di parole mie. L'edizione che amo di più in assoluto: i narratori della Feltrinelli. In brochure ma una brochure liscissima, un formato costante, più grande, e quella carta...quella freschezza, quella leggerezza...mi basta avere un libro per le mani per essere felice e con questo non potrebbe essere altrimenti. Ho finito il mio incontro con l'assaggiatrice divenendo assaggiatrice anch'io a mia volta...se è papera all'acqua torna...tornerà Hamed e con lui la vita viva...vivo speranzosa.
Intanto la cotogna di Istanbul fa capolino dal comodino (una sedia thonet che ho rimesso a nuovo...nuovo si fa per dire...l'intento era l'invecchiamento eh sì che comunque di anni ne ha più di me...mandorla 58...a chi interessa!)...l'avevo capito che il prossimo viaggio l'avrei fatto ballando...con tre uomini e una donna...Rumiz ha vinto: lo leggo. Perché quella frase di Aristofane con cui ho dato vita nel blog ad un dialogo Aristofaneggiante è nato grazie a Paolo Rumiz...strana la vita eh...e pensare che lui lo ignora! Sentite in quarta..."Lei lo accolse sull'uscio a piedi nudi con un profumo di bucato fresco che lui immediatamente riconobbe; senza parlare gli slacciò le scarpe, gli tolse via le armi e la divisa, poi lo lavò in ogni angolo del corpo con una spugna e un pentolone d'acqua messo a scaldare sulla stufa a legna". Ho barato con questo risotto: mi hanno dato 4 carciofi cotti, saporiti, belli e pronti da scaldare, una coccola della nonna...e li ho fatti a pezzi, con amore ma a pezzi li ho fatti, li ho fatti a pezzi...a pezzetti...e penso a Fabrizio...se ti tagliassero a pezzetti...eh già...il polline di dio e di dio il sorriso...a pezzetti...poi li ho aggiunti al riso...riso che avevo avevo fatto tostare in padella dopo averci fatto soffriggere dell'aglio...che ho tolto...e poi l'ho sfumato con un bianco toscano non male e poi il brodo e ancora brodo che avevo un sacco di muscolo e ancora e ancora fino ad ultimare quasi la cottura e...e...ed i carciofi...col loro sughetto e l'olio...il parmigiano ed il pepe...il pepe sempre...non sò le dosi, non sò niente...stavolta senza indicazioni che ogni tanto tocca andare ad occhio...un po' come cantavano...no?...perché ci vuole orecchio...e la vita l'è bela l'è bela...basta avere un'ombrela che ci ripara la testa...ed è un giorno di festa...

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