lunedì 18 aprile 2011

Chi si somiglia...si piglia


...è evidente che sono allineata a Fiordisale, infatti la apro e che ti trovo?
Una roba riguardante mele, lunedì, Vasco...cos'altro aggiungere?
Non mi resterebbe che battere in ritirata...se non fosse che, cedendo alla curiosità, sfogliando questo non una ma due tre quattro volte alla ricerca di qualcosa di interessantissimo da preparare...ho trovato degli spunti(ni) niente male...così, poiché ciò che ha catturato la mia attenzione era facile e veloce con quelnonsochediconfortevole -bhà...le mele forse?...o il latte?- ho cosparso il tavolo della cucina di ingredienti ed iniziato a miscelare.
Livia e Fabrizia Ramondino hanno passato la seguente ricetta alla signora Pantanella che l'ha inserita nella sua fantastica e variegata raccolta di ricette.
Semplicissima da ricordare...ecco a voi la 'torta delle cinque dita' (10 se raddoppiate le dosi!):
-5 cucchiai di farina
-4 cucchiai di zucchero
-3 cucchiai di latte
-2 cucchiai di olio di semi
-la buccia di 1 limone
-1/2 bustina di lievito
-uva sultanina, pinoli...o gocce di cioccolata...fate un po' voi...
-2/3 mele tagliate a dadini

In una terrina capiente amalgamate tutti gli ingredienti avendo la premura di passare al setaccio lievito e farina, sbucciate e tagliate le mele, aggiungetele al resto. Imburrate ed infarinate uno stampo, versatevi il composto. Fate preriscaldare il forno e cuocete una mezzora a 180°...io poco prima che terminasse la cottura, ho cosparso la superficie della torta con dello zucchero di canna...

martedì 12 aprile 2011

Bouillabaisse "cittadina"



Eh...volevo provare la versione donnahayana poi però mi sono accorta di non avere il finocchio...né pistilli di zafferano...me la passate lo stesso come bouillabaisse? ;-)
Ero lì che guardavo fuori della finestra pensando alla sensazione splendida regalatami dai primi caldi, sognando il mare e fantasticando su un'abbondante porzione di linguine al porticciolo quando mi son ripromessa di preparare una corposa zuppa di pesce quanto prima...così, mentre di ritorno dal lavoro, passeggiavo in quel di Torrevecchia, arrivata davanti al mitico negozio di surgelati -ahò non si può avere tutto dalla vita manco con mastercard ve lo assicuro!- sono entrata e ho fatto razie: scorfano, orata, vongole veraci, vongoline mini, cozze, totani, moscardini, seppioline, gamberi, verdesca...
Me ne torno a casa col bottino, apro i pelati, afferro la bustina di brodo dashi -l'unico, il solo, l'originale- pelo la cipolla, trito il finocchietto selvatico, frantumo il peperoncino (vabbè dai...ad onor del vero non ho fatto tutto io...ho delegato...per una volta mi sono limitata alla spesa: dalla scelta del pesce alla selezione dei frutti di mare!!!)...olio, aglio...insomma: fate appassire le verdure e le spezie (cipolla, porro, aglio, peperoncino) all'interno di una pentolona capiente (io ho usato il wok) poi in un secondo momento aggiungete i pelati, i pistilli di zafferano ammorbiditi a parte a bagno in poca acqua calda ed infine versate il brodo di pesce.
(Parentesi: non avevo il brodo di pesce...del resto non avendone di fresco sottomano non ho potuto approfittare di teste e rimasugli vari...sigh!...quindi? Quindi come tanti altri -forse e non vorrei dire una castroneria lo cita anche Bourdain!- sono ricorsa al brodo dashi!!)
In ultimo aggiungere il pesce e lasciar cuocere...cuocere...finché non riterrete che:
-la zuppa sia pronta

-sia ora di sedersi a tavola

-sia il momento, è sempre il momento!, di bere del buon vino...

Fossi in voi metterei "a bruscare" il pane...;-)


...forse é così, io vivo fuori tempo; 
è vero ciò che sento sotto pelle, 
è come una costante sensazione di
mancata appartenenza
che suona...
 
 ...forse è perché sorrido fuori tempo,
non riesco ad adattarmi e galleggiare,
perso dentro guai di cui non
provo neanche più a trovare un senso,
ti cerco...
 
  ...non rinuncerò ai miei relitti, alle mie cose che non ho
e non le tradirò...
 
 
(al concerto questa non l'han cantata...vabbè...)