venerdì 28 gennaio 2011

Gateau di patate e porco, in pratica un pasticcio...anzi...un casino!



...sera...appena tornata da due giorni in cui ne ho sentite di tutti i colori sulla povertà delle famiglie alla nascita di un figlio...ho pensato di allietarmi/vi con questa 'rivisitazione' di Elio...
Orbene...poiché il tema impazza...e non solo il tema...ho pensato di partecipare al contest aderendo a mio modo: con ricetta, brano musicale, lettura...per coprire l'argomento a 360 gradi. Senza aggiungere nulla di mio, senza riflessioni altre...il tutto mi sembra già moooolto più che sufficiente ahinoi...
Bon...dopo l'ascolto di una storia tesa, se vi va, potreste leggere quanto segue (tratto dal romanzo di Philip Roth: l'animale morente):

"(...) avere conquistato il totale interesse, essere diventata la passione divorante di un uomo che in ogni altro campo sarebbe inaccessibile, entrare in una vita che ammira e che, diversamente, le sarebbe preclusa...
Questo è il potere, ed è il potere che lei vuole. Il dominio non è oggetto di uno scambio sequenziale; è oggetto di uno scambio continuativo. Non è tanto uno scambio, quanto un intreccio. E qui è la fonte, non soltanto della mia ossessione per lei, ma della sua contro-ossessione per me. O così avevo immaginato allora, per quel che mi è servito immaginarlo nel tentativo di capire a cosa mirava Coonsuela e perché io c'ero dentro fino al collo. Per quante cose tu sappia, per quante cose tu pensi, per quanto tu ordisca e trami e architetti, non sei mai al di sopra del sesso. E questo è un gioco assai rischioso. Un uomo non avrebbe i due terzi dei problemi che ha se non continuasse a cercare una donna da scopare. E' il sesso a sconvolgere le nostre vite, solitamente ordinate. 
Lo so io e lo sanno tutti. 
Ogni vanità, portata alle estreme conseguenze, finisce sempre per burlarsi di te. Leggi il don Giovanni di Byron. 
Ma come fai, quando hai sessantadue anni e credi ormai di non avere più il diritto a qualcosa di tanto perfetto? 
Come fai, quando hai sessantadue anni e l'impulso ad afferrare tutto ciò che esiste di afferrabile non potrebbe essere più forte? 
Come fai, quando hai sessantadue anni e ti accorgi che tutte quelle parti del corpo che fino ad allora erano invisibili (reni, polmoni, vene, arterie, cervello, intestini, prostata, cuore) cominciano a rendersi angosciosamente manifeste, mentre l'organo più cospicuo in tutta la tua vita è destinato a ridursi in niente? 
Non fraintendermi. 
Non è che, grazie a una Consuela, tu possa illuderti e pensare di poter avere un'ultima iniezione di giovinezza. 
Mai come in questo momento senti la distanza che ti separa dalla giovinezza. 
Nella sua energia, nel suo entusiasmo, nella sua giovanile ignoranza, nella sua giovanile sapienza, questa distanza è drammatizzata in ogni momento. 
Impossibile confondersi sul fatto che è lei, e non tu, ad avere ventiquattro anni. 
Dovresti essere uno stupido per sentirti ancora giovane. 
Se ti sentissi giovane, sarebbe troppo facile. 
Non ti senti giovane, tutt'altro: senti l'ampiezza del suo futuro illimitato, senti - più ancora di quanto fai di solito- l'intensità di ogni ultima grazia perduta. 
E' come giocare a baseball come una squadra di ventenni. Non è che ti senti ventenne giocando con loro. Noti la differenza ogni minuto che passa. 
Ma almeno non sei ai bordi del campo, in panchina. 
Ecco che cosa succede: senti lo strazio di essere vecchio, ma in modo nuovo."

Ecco...io direi che alla luce di questa lettura...non ho considerazioni da fare. 
A parte che mi scuso con i maiali per il parallelo poiché non
mi sembra giusto nei confronti di un animale che trovo tanto nobile.
Comunque...il connubio (errato sarebbe parlare di sposalizio!) porco/patate mi sembra ottimo, motivo per cui opto per un gateau!
Dalla monografia da cui ho preso ispirazione per questa ricetta leggo:
"Papà, patate, pollame, prugne e prisma sono tutte ottime parole per (la forma delle) labbra"
questa citazione è tratta da 'La piccola Dorrit' di C. Dickens...

Occorrono:
-1.5 kg di patate
-1 etto e 1/2 di formaggi grattugiati (grana, reggiano od un mix)
-3 mozzarelle (strizzate e triturate)
-3 uova
-2 etti di cotto in due fette
-1 etto di Tilsit o Emmental o fontina (quel che volete) tagliato a fettine sottilissime
-pangrattato
-1 etto di burro
-latte
-sale&pepe

Preparazione:
Lessate in acqua salata le patate con la buccia, poi provvederete a spellarle una volta cotte e scolate. Nel mentre sgusciate le uova e separate tuorli da albumi, montate a neve quest'ultimi. Passate allo schiacciapatate le patate (eh già!) e raccogliete la purea ottenuta in una ciotola in cui aggiungerete 80 gr di burro ed i formaggi grattugiati poi le mozzarelle strizzate e ridotte in pezzetti, i tuorli ed infine gli albumi.
Imburrate una pirofila poi cospargetela di pangrattato, versate sul fondo metà del composto e livellatelo con una spatola o col dorso di un cucchiaio poi adagiate le due fettene di cotto a coprire il tutto e su di esse (o sotto...come preferite...) stendete anche le fette sottili del formaggio scelto prima di terminare con la stesura del composto di patate rimasto. Potete spolverare con dell'altro pangrattato e dei fiocchetti di burro se ve n'è avanzato un po'. Infornate, in forno già caldo, per tre quarti d'ora ed aspettate che si freddi un po' prima di servirlo in tavola.
;-)

Ovviamente questo blog aderisce all'iniziativa blogger

mercoledì 26 gennaio 2011

Mini flan di grana al pepe rosa


Buonasera miei cari...prima ch'io posti una ricetta carica di maiale, poiché ovviamente aderisco all'iniziativa dei food-blogger (e non solo, si spera!), voglio deliziarvi con un antipasto facile facile ed altrettanto gustoso...anch'esso frutto del delirio dell'altra sera...informo inoltre che già ipotizziamo una cenetta finger-foodiana da sgranocchio in vista di un grande traguardo raggiunto da una persona mooolto speciale!...ottimo motivo per correre a prendere il primo libro in italiano di Sigrid...(che è appunto quello del link: se non erro!)...ebbene sì: mi mancano ancora tutte le Cavolate!
(...lavoro da quasi tre mesi e se almeno mi pagassero, véro, forse potrei azzardare l'acquisto di almeno uno dei tre nati in casa Cavoletto...)
Va bhè, sfogo a parte, vi dico subito che per (4 di) questi mini flan dovete armarvi di:
-4 uova
-200 ml di panna
-300 gr di grana grattugiato
-sale
-pepe rosa in grani

Preparazione:
--> Prendete una pirofila, versateci due dita d'acqua ed infornatela a 160°.
-->Lavorate, con la frusta, in una terrina le uova, la panna, il grana, il sale e le bacche di pepe rosa poi versate il composto ottenuto in 4 stampini imburrati ed infarinati.
-->Immergete i pirottini nella pirofila già calda in forno e lasciate cuocere i flan 30/40 minuti finché li vedrete rappresi.
--> A cottura ultimata sformateli nei piatti e serviteli con ciò che più vi aggrada.

Questa ricetta, seppur con modifiche, l'ho letta sullo stesso numero di Sale&pepe da cui ho preso le polpettine in pinzimonio...così: per trasparenza!

domenica 23 gennaio 2011

Spiedini di polpette in 'pinzimonio Worcestershire'


Buonasera buonasera...piccola/rapida/necessaria rivisitazione di una ricettina easy trovata su un vecchio numero di Sale&pepe...il meglio di...
Ora, volendo evitare come la peste l'utilizzo (per qualsivoglia preparazione!) del pancarrè-puzzolented'alcoleplasticaall'ennesimapotenzapiuttostomelofaccioconlamacchinadelpane:
ilmigliorinvestimentodel2009!- e, considerando che di fare, per la terza volta (e dico T E R Z A), la fila al banco insaccati non c'andava-quindi niente arrosto di tacchino!- ho ripiegato su pane casereccio e tritato di vitella.
Or dunque per questo antipastino sfizioso, da smangiucchiare davanti alla partita, vi occorrono (per 8):
-700/800 gr di macinato di vitella
-4 uova
-la mollica di 4 fette di pane
-sale&pepe
-due bicchierini di whisky
-140 gr di concentrato di pomodoro
-salsa worcester
-4 cucchiani di zucchero di canna
-2 cipolle
-farina
-latte
-prezzemolo, basilico, carote per decorare
-olio per friggere (fate un po' voi)
-olio evo

Lavorate in una terrina: uova, macinato, pane-precedentemente ammollato nel latte-, sale e pepe, infine aggiungete spezie a piacere (dal curry alla maggiorana!) e lasciate riposare il composto.
Nel mentre tritate le cipolle, tagliatele a dadini piccini e fatele soffriggere in olio evo, bagnate col whisky ed infiammate: evitate, se non volete ch'io muoia per le risate, di ripropormi una smorfia di dolore (mista ad ansia pre-attacco cardiaco!!) come quella che ho vista stampata sul volto di Fra: già immaginava la sua nuova e bella casa incendiata!
E mentre una coppia d'amici inaugura casa e brinda a questo amore appena nato, un'altra coppia convola a nozze...ed io...cucino tra un sorso di Traminer ed un pomeriggio trascorso a bere Guinnes. ;-)
(...a proposito di Guinnes...a breve posterò la ricetta di un brasato mooolto interessante di T. Deseine!)
Dov'eravamo rimasti?...ah!: quando la fiamma si sarà consumata, aggiungete lo zucchero di canna e fate ridurre a fuoco dolce poi versate il concentrato di pomodoro e qualche foglia di basilico spezzettata. Salate, pepate, lasciate cuocere una decina di minuti ancora. Diluite con due mestoli d'acqua calda. Quanto otterrete sarà il vostro dip/pinzimonioso da versare nei bicchieri.
Ungetevi le mani con l'olio per friggere, ricavate delle palline medie poi piccine poi create delle polpettine dalla forma oblunga, infarinatele e friggetele per grandezza. Man mano che terminate la cottura, lasciate che scolino l'olio in eccesso su carta assorbente. Munitevi di stecconi, infilzate le polpettine alternandole con foglie di basilico, sedano e carote...adagiate infine gli stecconi nei bicchieri. ;-)

giovedì 20 gennaio 2011

La zuppa improvvisata



Ora...io vorrei che apriste e leggeste per intero questo documento:


...invito inoltre quanti abbiano votato dei delinquenti a battersi tre volte il pugno sul petto, visto che il ricorso alla cristianità e via dicendo dilaga sempre quando è utile a far breccia nei cuori di 'qualche' ignorante credulone, ed a prendere (bene) la rincorsa per sbattere meglio la testa contro il muro: chissà che non rinsavisca. Detto ciò, potrei tentare un maldestro 'buongiorno', però, poiché in questo paese di mentiqualunque un buongiorno non può mai essere, non mi sento di farlo e mi limito a lasciarvi una ricetta. Sono per di più mooolto contenta del fatto che la Guido Tommasi Editore ci abbia regalato poco prima di Natale un libro che ci sarà utilissimo in questi duri tempi di crisi: pane e zuppa
Questa mia, in foto, è composta da patate rosse, lenticchie, pezzi di zucca, cipolle e cipollotti freschi che vi basterà pelare, tagliare grossolanamente e far cuocere in acqua -quel po' che basta a coprire il tutto-...aggiungete infine sale e pepe alla creola, parmigiano, olio e mangiate...buon appetito?




sabato 15 gennaio 2011

Cannelloni di crepes ai frutti di mare


...quando dici: 'crepes'! Era un po' che volevo postare questa ricetta, quasi datata ora: purtroppo m'è mancato il tempo per aggiornare il blog...è evidente dato che son stata via un mese...eppure, che ci crediate o meno, sono venuta qui ogni giorno!
Per questi "cannelloni", vi occorre innanzitutto preparare l'impasto per le crepes, dunque armatevi di:
-250 ml di latte (corrispondono ad una tazza per la colazione)
-1 uovo
-100 gr di farina bianca
-1 pizzico di sale
...sbattete l'uovo ed il latte con la frusta poi aggiungete la farina passata al setaccio poco a poco, il pizzico di sale e lasciate che riposi mezzora.

Dopodiché scaldate una padella antiaderente dal diametro che ritenete opportuno per le crepes, ungetela con del burro, versate una piccola quantità d'impasto e fate roteare in modo da omogeneizzare lo spessore delle crepes di volta in volta. Lasciate cuocere un paio di minuti per lato poi, con l'aiuto di una spatola, staccate i bordi e fate intiepidire le crepes su un panno asciutto, poi, potrete anche sovrapporle in modo che vi 'rubino' meno spazio in cucina.

Scegliete i frutti di mare che preferite per la vostra farcia, io avevo preso delle cozze, delle vongole, dei moscardini (come quello che vedete dominare in foto!) e ancora seppie e surimi per un peso totale pari a 500 gr.
Dopo aver lavato i frutti, li ho fatti cuocere in padella con olio, aglio e peperoncino rosso fresco (ve ne basterà mezzo). Terminata la cottura, tritateli.
Infine, farcite la metà di ogni crepe con il trito di molluschi, mitili e quant'altro, ed arrotolate in modo da ottenere dei cannelloni. Ricoprite gli stessi con una salsa al pomodoro ottenuta da pomodori freschi, basilico, olio e sale, frullati, ed infornate a 200° per una decina di minuti, massimo un quarto d'ora poi...servite! :-)