martedì 30 novembre 2010

C'è chi scende e c'è chi sale



...le scale...ecco...oggi pensavo, con tutto questo parlare del Tevere, che questa banchina qua sarà sommersa...che queste scale per tempo saranno nascoste, inviolabili...e ascolto questa a volume alto (ma non troppo) e mi perdo...sento gli U2, Daniele e la pioggia...

martedì 23 novembre 2010

Voce di donna


...la foto? Parigi. Che c'entra? Niente. Un sogno. Ora che m'è rimasto addosso solo un gran sonno...perché il lavoro...nobilita...rende liberi (le minchiate del furer) ma soprattutto: stanca.
Eppure sono felice. Sentiamoci questa mentre racimoliamo quel po' di forze rimaste...per catapultarci sul divano! :-) Buonanotte... ... ...

mercoledì 17 novembre 2010

Lonza in tasca


...ma se non stai più nella pelle e hai bisogno di una scusa...puoi salire, io ne ho tante, te ne posso dare una...perché? Perché Vasco va ascoltato, letto, interpretato...questione di terzi...ma sì che sono io: 3 uomini diversi, uno non sono io e gli altri due son persi a rincorrere qualcosa che ancora non sò ma se mi dai una mano forse lo scoprirò...
(Certo che video triste...io avrei fatto tutta un'altra roba!)
E' che ieri è squillato il telefono ad Ale mentre stavamo pranzando...son tornata indietro anni luce in una frazione di secondo (insisto!...mi piacciono i frazionamenti!)...la suoneria era questa...
'seduto a guardare
mentre il sole va giù
ascoltando qualcosa
che non sai neanche tu
il "ritmo" del mondo
batte dentro di te
mentre cerchi qualcosa....
che forse non c'è!
E rimani così
incantato a seguire
quei riflessi...che il Sole
non lascia morire
E ascolti le immagini
dentro di te...' 
E intanto? E intanto il mondo rotola... 
E noi prendiamo un pezzo di lonza, lo incidiamo a libro, 5/6 tagli che farciremo dopo aver salato le fessure con del fior di sale, con della frutta secca (mele, prugne, albicocche) fatta rinvenire nel passito. Pepiamo e facciamo scottare in padella con dell'olio poi passiamo in forno aggiungendo un po' di brodo di carne (fatelo come volete) e lasciamo cuocere una quarantina di minuti o fintanto che la cottura non ci sembri ultimata. Tagliamo a fette, ricopriamo con la riduzione rimasta nel tegame e serviamo caldo...anche tiepido e freddo ha il suo perché...provare per credere! ;-)

lunedì 15 novembre 2010

Cenando...fuori


...ebbene sì: parlo d'altri. Comincio col ringraziare tutti coloro che, quando trovano un locale più che soddisfacente, mi propongono un invito a cena curiosi di conoscere cosa ne penso. Tanto per dire...la scorsa settimana sono ingrassata buoni due chili...ecco...fermiamoci per un po'! ;-)
Indubbiamente ho apprezzato...allora...inizio da Alvaro. Alvaro: un nome un programma! Simpaticissimo Alvaro, m'ha fatto scoprire gli gnocchi con la grattacacio -rigorosamente preparati a mano come tutte le paste che propone- che non ho assaggiato ma che ho quantomeno avuto modo di vedere da vicino: una meraviglia! Qui vi linko il sito del locale, tra l'altro la foto che vedete sù l'ho presa in prestito e la troverete nella galleria fotografica del suo sito. Mancano alcuni primi piatti, nel senso che non sono riportati tutti nel menù webbatico -ne ha più di 15- e certi molto interessanti (come i fagottini ripieni di agnello) purtroppo non compaiono.
Ovviamente se mi ritrovo qui a scriverne è perché ho apprezzato molto il calore con cui sono stata accolta, le cantine poi mi piacciono assai, dovreste saperlo...quasi quasi nella mia -che poco si differenzia...mhmhmhmm...- metto sù un piccolo ristorantino per due...frutto di un'ispirazione...(non ce l'ho e non l'ho letto ma gli sto dietro da un po'...)
Altra segnalazione che voglio fare, tornando a Roma e più precisamente a Monteverde, è una pizzeria: una pizzeria a degustazione: La Fucina. Anche qui son stata benissimo, la pizza è ottima, le birre da degustare tanto quanto la pizza: ce ne sono di intriganti e per gli amanti del connubio pizza&birra non c'è di meglio...non al momento quanto meno!
Infine consiglio "l'angoletto della luce" che si trova a Viterbo, vicino al sagrario, per capirci di fronte alle poste in Via della Piatta 2/4, se volete farvi un'idea cliccate qui. Perché? Perché è blindato e come tale intimo e poco chiassoso, del resto una cucina un tantino più elaborata necessita di una selezione della materia prima (che potrebbe non abbondare proprio in virtù di quella qualità che richiede) e quindi di cura, di una mise en plat rigorosa, attenta, della ricercatezza, dell'equilibrio, della sollecitazione. Impegno: impegno nella scelta di tutto. Anche il pasto, non solo la preparazione, può essere in certi casi impegnativo. Per accedere ad alcune situazioni occorre piegarsi alla forma, a registri diversi...mettiamola così...e l'attenzione rivolta dagli chef ai propri clienti richiede altrettanta attenzione da parte di questi ultimi verso ciò che per loro è uscito dalla cucina con sacrificio, con dedizione, anni ed anni di studi e gavetta...quindi...segnalo questi tre posti per la carineria nonché la gentilezza e la preparazione di chi vi lavora, per gli ambienti che in tutti e tre i locali mi son molto piaciuti, per gli accostamenti da sottolineare gustare e premiare, per la selezione dei vini e delle birre, per i dolci: da Cristalli di zucchero a Stefania passando per Alvaro...i miei complimenti...

lunedì 8 novembre 2010

Vedi, come guardo lontano


Contro il tuo cielo di bufera

appare e scompare e dopo riappare


questa mia faccia
sincera

che ti sorride...
 
 
&

Lui adesso vive ad Atlantide
con un cappello pieno di ricordi
ha la faccia di uno che ha capito
e anche un principio di tristezza in fondo all'anima
nasconde sotto il letto barattoli di birra disperata
e a volte ritiene di essere un eroe...
 
(...)
(...)
 
...lasciatele sempre la sua dolce curiosità
ditele che l'ho perduta quando l'ho capita
ditele che la perdono per averla tradita...

Vellutata di finocchi e patate

Metti un finocchio a cena

Per la serie: siamo stanchi, c'è bisogno che vi dica di cosa? Vi prego, rispiarmiatemi ulteriori commenti in proposito. Non che non abbia le parole: lo sdegno e l'amarezza sono all'ordine del giorno in casa Fenice. 'Solo' lascio a gente più preparata e in gamba di me, l'arringa finale. Perché una fine arriverà, prima o poi arriverà e noi speriamo prima! ...che è meglio...anche se Benigni preferirebbe poi ;-)...in effetti si chiacchiera ogni giorno delle sparate idiote del nostro...ehmehm...vostro...ehmehm...loro? presidente...oddio c'è anche chi, accanto/vicino (io mi domando perché non direttamente dentro?) al camino, difende costui e non si preoccupa affatto delle offese...offese???...molto più che offese. Le scelte, i gusti sessuali, delle persone sono indiscutibili finché non ledono gli altri e non scivolano nell'illegalità: meglio frocio che pedofilo diremmo noi. Evviva i froci, F R O C I perché gay mi sa tanto di contegno non sò...come nero invece che negro, è negro che ne sia fiero. E' frocio che ne sia altrettanto fiero...ahò non sia mai ci scappasse un negro frocio: è la fine sua in questo paese! Capito? Negro che mi leggi guai a te sai se sei pure frocio...qui te la rischi...però saresti ben accetto in qualsiasi altro paese della civile Terra...Il mio migliore amico è gay, bello il mio frocio preferito, io amo il mio migliore amico omosessuale. E lui ama me. Non passa spesso qui nel blog ma la nostra amicizia è solida e decennale. E non s'incazza quando lo chiamo frocio, sorride felice e fa bene. Deve. Solo lui, io in parte e forse pochissimi altri, sappiamo la fatica che ha fatto perché lo accettassero, quanto ha dovuto tribolare tra le mura domestiche e non solo, per non parlare di G.e tanti, tantissime altri/e. Perché le lesbiche non fan mica eccezione! Eh!! Mi domando invece cosa faccia un 75enne con una 17enne? Voi no? Domandare è lecito...Mi pare proprio sia reato...eh già...eppure...
Ho ricevuto giusto ieri 'camere separate', adoro le fate ignoranti, adoro il sesso in ogni sua forma purché lecita e rispettosa della volontà dell'altro, adoro i froci e le lesbiche, adoro Ferzan, adoro Pedro, sono felice di questa iniziativa e vi metto la ricetta. Ora: la foto non è stata scattata tanto per fare una fotografia da postare qui, anche se fa talmente tristezza che sembrerebbe, no. No: è un piatto solo. L'ho mangiato sola. Sola come loro. Un piatto unico, unico come loro. Come l'oro che pesano quando salgono su una bilancia. Su una guida: quella che non hanno per interagire con un mondo che non vuole interagire con loro...le istruzioni mancano anche a me sapete...senza posate al seguito perché sono disarmati di fronte a tanto odio, tanta ignoranza, tanta intolleranza. Ma io sono con voi, tanti altri food blogger e blogger non di food e non blogger sono con voi...siamo un noi, una bella e fortissima bolla multicolor, combatteremo sempre insieme affinché la vostra lotta, sia la nostra lotta -lo è!- e la si vinca insieme perché la libertà di espressione, pensiero, amore e quant'altro non dico regni -per ora la strada è lunga!- ma almeno esista in questo piccolo paese abitato da piccola gente mediocre. Con o senza camino. Ecco.
Bon: seguendo l'iniziativa io ho preparato una vellutata. Avendo finocchio(1), patate(6 medie), sedano(2 coste) e cipollette fresche(2), ho pensato ad una zuppa calda e coccolosa quindi ho tagliuzzato tutto ed ho messo a bollire gli ortaggi in acqua con del dado senza glutammato. Assolutamente senza glutammato! Come spezie direi di aggiungere dei semi di finocchio, tanto per restare in tema, e degli steli d'erba cipollina per guarnire i piatti, che ne pensate, si può fare? Al termine della cottura, quando tutto sarà morbido e saporito mi aiuterò col frullatore ad immersione...al momento come dire...work in progress! (...che fa molto Marloo ma questa è un'altra storia...qualcuno anni addietro sentiva Marloo? Il martedì Marloo dalle 18 alle 20?..tu Fla? Te lo ricordi? ;-) Buon appetito...invertiti e depravati!! ;-) Difenderemo i nostri diritti ad ogni costo sempre.

venerdì 5 novembre 2010

Mini hamburger ai porcini


Bip bip. Leggo: 'metti radio dj, adesso'.
Radio dj? E che canale è? Voglio dire...collegata controllo sul web...tento: zero, non la trovo...cioè trovo delle frequenze che non me la fanno sintonizzare in radio. Rispondo 'che canale?' passano altri due minuti...se dovevo sentire una canzone l'ho persa, mi dico. Bip bip '101'. La metto. Intervistano Veronesi. Capisco. Frutto di un regalo che feci qualche anno fa. Un regalo che piacque. Eh bhè...è uno dei miei scrittori preferiti...bellissimo pensiero, ripeto tra me e me. Pubblicizza 'xy', devo prenderlo...ne ho troppi in fila...lo acquisterò...magari a Natale...intanto meglio ne faccia fuori altri 4/5/6 pure và...intervallo...canta Conte...canta questa...
Sono una che odia le imposizioni eppure gli imperativi mi sono sempre piaciuti. Sarò malata, lo sarò, sì. (Mab, tu in proposito che dici?) ;-) ...ed io tutta ieri notte stamattina così to be to be to be or not to be...mentre immagino l'odalisca...e mi domando quanto dev'esser bello un languore esasperante?
Io fischio in quel modo a Mia. Qualcuno disse essere/malessere altro che essere o non essere e fu così che depennammo pure Shakespeare...no mai: il numero uno non si tocca! Noi? Noi si scherzava...si scherzava solo in proposito...che sull'essere c'è parecchio da scherzare mentre sul malessere no: sul malessere son finiti i giochi e infatti véro...deliro come sempre...qualcuno danza con me? Ma non sentite che meraviglia questa orchestrina? Insomma, ringrazio. Poi a parla con me chi ti trovo? Coe! Ma dai! Presi poco tempo fa 'la pioggia prima che cada' nella mia edizione preferita -ormai la conoscete tutti!- e non faccio in tempo ad ascoltare tre parole che s'alza e se ne và...uffaaa...poi entra lui: come 'chi???' entra Veronesi!! Afferro il cell. e digito 63884 spazio 45 spazio 873: 'metti il tre'. Senza adesso. Invio. E allora mi dico che è destino: devo trascorrere la serata in compagnia di Veronesi, magari tutti i giorni: almeno la sera avrei qualcosa per cui varrebbe la pena non dormire! E mi rapisce quanto dice: 'se esistono le parole per dirlo allora è possibile'...nooooo e che ci voleva, Veronesi!? Una cosa così scontata eppure mai sentita prima e vera: vera come te quando ti dai i pizzichi! Grande!! E avrei voluto mandare un messaggio ma m'era impossibile quindi stavo lì a rimuginare su quanto frustra l'impossibilità mentre lui, Sandro, stava là a parlare di un cavallo e della morte e di quanto sia terribile umanizzare gli animali: sarebbe come mettergli addosso tutte le brutture di questo mondo. Concordo e penso che devo leggermi tutto, tutto, t u t t o, di lui. Quale dei tuoi libri preferisci? Venite venite b52: ce l'ho, sussulto, me l'ha regalato Soso ad un compleanno, un mio compleanno ovvio, me lo diede così, usato, senza dedica, senza carta: tieni strega, questo è per te. Quell'inizio: chi se lo dimentica...poi interruppi...perché? Lo studio...devo riprenderlo in mano e finirlo: se è il suo preferito! Minimo! E perché? (sempre la Dandi) Perché di tutti è quello che ha avuto meno successo ed è vero: è come quando di tutti i figli che hai ami il più debole. L'unica cosa buona della natura umana, rifletto. Voglio il tapiro: ho scritto 'cosa' due volte...capita che mi domandi 'cosa (e tre!) ti sei laureata a fare?' evvabbèè, lasciamo stare che studiare serve...e torno là...se ci sono le parole per dirlo allora è possibile...anche l'amore esiste...allora...allora...
Avete del macinato di maiale? Fatene dei mini hamburger, mettete in padella aglio, olio e peperoncino -poco- e fate soffriggere poi aggiungete la carne ed i porcini, volete sfumare? Fatelo: io non avevo gana. Salare? Poco anzi pochissimo che il maiale è già saporito -fin troppo- di suo...certo certo: finocchiettoEroSmarino...eheh...vi dirò...ho voglia di patate...sfoglio Granger in cerca di qualcosa di buono...A D E S S O... ;-)
Ps: ho sognato che ero in macchina ed evitavo una cagna con un cucciolo in bocca preso per la collottola ed uno più in forze che la seguiva, poco dopo trovavo una gatta gigante -forse incinta- con una ferita alla pancia, presa e caricata l'ho portata dal veterinario...poi mi sono svegliata...male...

mercoledì 3 novembre 2010

Il miele che delizia...


Buon dì miei cari, come ho potuto constatare negli ultimi due giorni...non vi lasciate travolgere nel mio delirio...speravo che qualcuno mi desse corda...che ci fosse qualcuno come me...tanto non mi arrendo... ;-)
Ieri sera ho utilizzato il famoso miele di rododendro...una delizia...che altro dirne? Dovreste assaggiarlo per capire di cosa parlo...me ne sono innamorata: ebbene sì! Quindi, intanto colgo l'occasione per ringraziare di cuore Simone M. (sei in linea?) che me l'ha fatto conoscere, poi vi linko qui delle informazioni ulteriori su quello che ho io.
ChiaraMente non potevo che utilizzarlo per il classico abbinamento sempreverde coi formaggi -mi dovrò attrezzare per bene e fare uno studio prima di poter portare in tavola una selezione azzeccata di mieli e formaggi in senso orario su un tagliere capiente e circolare (quello ce l'ho!)- e ne è uscito ciò che vedete in foto...purtroppo non avevo l'olio al tartufo ed ho ripiegato su quello al pepe -alla creola- che ho preparato qualche tempo fa. AAA Accontentiamoci. AAA Allora: ho tagliato mezza pera a fettine sottilissime, l'ho adagiate, alternandole a del gorgonzola dolce, nei cucchiai, a parte -in una cocottina- ho emulsionato l'olio ed il miele poi, aiutandomi con un cucchiaino, ho fatto colare il tutto sul resto ed ho guarnito con dei grani di pepe nero e delle briciole di noci...(gherigli è un parolone visto che mi si sono frantumate véro...)

lunedì 1 novembre 2010

Risotto ai carciofi


Senape. La copertina è senape. L'immagine di due mele cotogne domina. 'Ballata per tre uomini e una donna'. Via Santa Caterina da Siena. Al Pantheon. Non riesco a vedere se è un uomo o una donna. Forse entrambi, come me. Le scarpe sono marroni, il passo è veloce, i suoi pensieri di più. E' entrato/a da Amore e Psiche, guidato/a dalla volontà o forse dal caso...forse, più semplicente, la curiosità l'ha spinto/a. La stessa mia che tenta, invano, di dare un volto...infondo non ne ho bisogno...ho la sua scelta tra le mani...io del resto ho fatto la mia seguendo la scia di quei suoi passi rapidi. Indolore. Siamo complici, ovunque tu sia, chiunque tu sia anche se io non me ne disferò, di questo libro. Al contrario di te. Straniero/a eppure benvenuto/a in casa mia. La mia tana. Sei entrato/a nel mio rifugio col mio benestare...non c'ho pensato due volte. Ma chi sei? Lo capirò. Questo libro che insieme a tanti altri è finito nella mia busta, in uno dei mercati dove vado spesso, mi parlerà anche di te. L'ho preso con un gesto deciso, veloce, t'ho preso, rapito/a. Vieni via meco, ora, subito. Per la copertina, per l'edizione soprattutto...non mi interessava granché la storia...cioè mi interessa adesso che ne ho letto un trafiletto...mi era indifferente quando ho preso il libro in mano e ne ignoravo perfino l'esistenza un secondo prima e se anche fosse stato vuoto l'avrei acquistato lo stesso, magari per riempirlo io. Di parole mie. L'edizione che amo di più in assoluto: i narratori della Feltrinelli. In brochure ma una brochure liscissima, un formato costante, più grande, e quella carta...quella freschezza, quella leggerezza...mi basta avere un libro per le mani per essere felice e con questo non potrebbe essere altrimenti. Ho finito il mio incontro con l'assaggiatrice divenendo assaggiatrice anch'io a mia volta...se è papera all'acqua torna...tornerà Hamed e con lui la vita viva...vivo speranzosa.
Intanto la cotogna di Istanbul fa capolino dal comodino (una sedia thonet che ho rimesso a nuovo...nuovo si fa per dire...l'intento era l'invecchiamento eh sì che comunque di anni ne ha più di me...mandorla 58...a chi interessa!)...l'avevo capito che il prossimo viaggio l'avrei fatto ballando...con tre uomini e una donna...Rumiz ha vinto: lo leggo. Perché quella frase di Aristofane con cui ho dato vita nel blog ad un dialogo Aristofaneggiante è nato grazie a Paolo Rumiz...strana la vita eh...e pensare che lui lo ignora! Sentite in quarta..."Lei lo accolse sull'uscio a piedi nudi con un profumo di bucato fresco che lui immediatamente riconobbe; senza parlare gli slacciò le scarpe, gli tolse via le armi e la divisa, poi lo lavò in ogni angolo del corpo con una spugna e un pentolone d'acqua messo a scaldare sulla stufa a legna". Ho barato con questo risotto: mi hanno dato 4 carciofi cotti, saporiti, belli e pronti da scaldare, una coccola della nonna...e li ho fatti a pezzi, con amore ma a pezzi li ho fatti, li ho fatti a pezzi...a pezzetti...e penso a Fabrizio...se ti tagliassero a pezzetti...eh già...il polline di dio e di dio il sorriso...a pezzetti...poi li ho aggiunti al riso...riso che avevo avevo fatto tostare in padella dopo averci fatto soffriggere dell'aglio...che ho tolto...e poi l'ho sfumato con un bianco toscano non male e poi il brodo e ancora brodo che avevo un sacco di muscolo e ancora e ancora fino ad ultimare quasi la cottura e...e...ed i carciofi...col loro sughetto e l'olio...il parmigiano ed il pepe...il pepe sempre...non sò le dosi, non sò niente...stavolta senza indicazioni che ogni tanto tocca andare ad occhio...un po' come cantavano...no?...perché ci vuole orecchio...e la vita l'è bela l'è bela...basta avere un'ombrela che ci ripara la testa...ed è un giorno di festa...