mercoledì 25 agosto 2010

Parmantier di pollo alla cannella


Eh già, di solito nel purè ci si mette la noce moscata...ma non è stato un errore, la serendipità stavolta non c'entra...volevo metterci proprio la cannella.
Molti ingredienti, molti  profumi, odori buoni, ci fanno sentire a casa. Quando assaporiamo una torta di mele, una crostata, un polpettone...le patate...il purè.
Cosa riempie la cucina più dell'aroma della cipolla resa invisibile dal burro? Cosa ci fa pensare alla magia, al calore di una sciarpa di lana intorno al collo, più della cannella? Cosa ci fa tornare bambini più del pollo?
Cosa scalda più del forno? Ecco...bhè...meglio preparare questa meraviglia tra un po'...adesso le giornate poco si prestano a questa pietanza autunnale...però potreste prenderne nota e ripensarci tra qualche tempo. :-)
Non essendo nella mia cucina, sprovvista dei miei utensili oltre che delle cocotte monoporzione, una sorta di assioma per questo piatto, ho utilizzato una teglia da forno capiente...non fatelo perché al momento di servire la pietanza dovrete violarla con una spatola o qualcos'altro e spaccare lo scrigno...vedere nei piatti un'accozzaglia di roba non è mai il massimo, ammettiamolo: si perde tutta la poesia, mentre affondare il cucchiaio o la forchetta in una terrina di terracotta ancora calda, propria, che sprigiona un profumo intenso e in cui si vedono degli strati prender forma...è molto ma molto meglio.
Oserei confortante.
Armatevi di mezzo kg di petto di pollo o, se preferite, tacchino.
Tagliatelo a pezzetti e cuocetelo in padella con dell'olio e salate appena.
Affettate sottilemente due cipolle bionde, soffriggetele nel burro, pepatele alla creola.
Lavate 1 kg di patate, mettele a bollire in acqua salata, fate sobollire per circa venti minuti/mezzora poi sgocciolatele e sbucciatele ancora calde. Schiacciatele con la forchetta, aggiungete del burro e della cannella a piacimento, non esagerate ma fatela sentire.
Scaldate 450/500 ml di latte intero ed aggiungetelo all'impasto di patate, pepate.
Prendete le terrine, imburratele, versate uno strato di purè, adagiatevi uno strato di cipolle poi dei bocconcini di pollo ed ancora purè, infine cospargete la superficie con del groviera grattugiato o se preferite dell'asiago...scegliete voi che tipo di gusto volete abbia la crosta...potreste usare del tilsit o del reggiano...spolverizzate con un pizzico di cannella ed infornate un quarto d'ora a 180° poi accendete il grill e lasciate per ulteriori 5 minuti...servite appena sfornata.

Purtroppo, quanto mi duole ammetterlo, questa ricetta meravigliosa non è mia anche se in parte -minima- l'ho modificata. Se vi interessa saperne di più cliccate qui....ecco, questo è uno dei ricettari più utili ed interessanti che si trovano in giro...del resto il pollo lo apprezzano quasi tutti (vegetariani e vegan a parte) per la sua delicatezza. Variarne le preparazioni permette di non farlo venire mai a noia, specie ai bambini...e poi sperimentare è utile anche ai grandi... ;-)

sabato 21 agosto 2010

Alternanza g/n


"Senta...senta...senta....senta!!" così gridava un'anziana signora da un terzo piano di Via Tuscolana al passante di turno. Puntualmente qualcuno arresta la sua corsa. Il malcapitato lo osservo compiere ogni mattina gli stessi gesti: guardarsi intorno, individuare la provenienza della voce, alzare la testa, vedere la vecchietta affacciata, voltarsi per capire se era rivolta proprio a lui o a lei. Ieri mattina la richiesta ad una ragazza dai piedi curati, mora, vestita con indumenti marroni e color sabbia era mi chiama il fruttivendolo?
Ormai lo si sà, così, gli altri condomini o vicini vari che assistono alla scena, informano l'allocco e lo sollevano da eventuali scomodi compiti.
Stamattina non l'ho ancora sentita urlare...aspetterò. Costretta in casa, come sono, dalle prescrizioni del dottore, non posso far altro che leggere, scrivere, dormire, guardar fuori, giocar con Fiero. Le vacanze sono andate a farsi benedire, io resto a marcire tra quattro mura. Ieri però ho visto Gran Torino, ce n'ho messo di tempo ebbene sì, che annovero tra i film preferiti.
Il suonatore di flauto ha cominciato le sue scale...questa via pullula di gente strana e ripetitiva che riempie le giornate altrui...infondo sto qui a scrivervi di imperfetti estranei...
Ho sempre amato i gialli, i noir, mai considerandoli letteratura di serie "b" come purtroppo qualcuno afferma. Si trovano spesso morali illuminanti...tra l'altro adoro le copertine della Marsilio: mi hanno affascinata da subito. Ricordo che una mattina, dopo il boom della saga di Larsson, feci una passeggiata a Piazza Navona con la mia migliore amica con annesso giro alla Feltrinelli di Torre Argentina rimanendo incantata da quei disegni così sgraziati eppure così attinenti. Troppo cari allora gli scrittori svedesi, anche adesso a ben guardare, eppure altrettanto meritevoli.


E questo è il noir che sto leggendo. Dopo Veronesi, dopo Extebarria, ho optato per Vargas senza soluzione di continuità quest'estate...
Bizzarro, non trovo un altro aggettivo per definirlo. L'ho scelto tra altri che avevo riposto in borsa, guai a restar senza libri specie se non ti devi alzare dal letto, perché ambientato a Parigi. Trovo i personaggi così fuori del comune...forse troppo fuori dal comune, che son finiti per piacermi...non poteva essere altrimenti!


...ma certo che ve li consiglio... :-)

martedì 17 agosto 2010

Tortino facile facile di alici


 Buon pomeriggio, stamani al mercato Dardadì ha acquistato delle alici e del palombo...inutile dirvi che gioia mentre scartava quei cartocci!! Tant'è che ho voluto immortalare il momento per rendervi partecipi!


Per il tortino occorrono: 
-1/5 kg di alici, 
-1 tazza di pane grattugiato, 
-1 spicchio d'aglio, 
-olio quanto basta per ammorbidire il pane grattugiato, 
-1 manciata di pomodori freschi o pelati a cubetti,
 -1pizzico di sale.

Innanzitutto occorre eviscerare le alici pertanto bisogna:
  1. tagliare la testa e, una volta aperte a metà, 
  2. eliminare la spina centrale
Dopodiché  lavarle sotto l'acqua e lasciarle a scolare. 
In una terrina andranno amalgamati tutti gli altri ingredienti coi quali si otterrà l'impasto di base, con esso sarà ricoperta la terrina prescelta dopo averla unta con olio evo -quel po' che basta a non far attaccare al fondo il pane- poi andranno adagiate le alici sullo strato già steso e nuovamente il composto di pane ed ancora le alici fino ad ottenere questo risultato qua...



Infornate una mezzora a 170° sul ripiano più alto del forno poi...GUSTATE!
Vi lascio con questa...

"...sarebbe bello una sera doverti riaccompagnare...
Accompagnarti per certi angoli del presente,
che fortunatamente diventeranno curve nella memoria.
Quando domani ci accorgeremo che non ritorna mai più niente,
ma finalmente accetteremo il fatto come una vittoria.

Perciò partiamo, partiamo che il tempo è tutto da bere,
e non guardiamo in faccia nessuno che nessuno ci guarderà.
Beviamo tutto, sentiamo il gusto del fondo del bicchiere
e partiamo, partiamo, non vedi che siamo partiti già(...)" 


sabato 7 agosto 2010

Uova alla mimosa vol.1


...buon dì...questa ricetta è velocissima...del resto stamattina mi dedico al blog di straforo: ho troppe cose da sistemare a casa...e si tratta proprio di cose, oggetti...quadri, bicchieri, caffettiere, mobili vari...vasetti, libri...quando penso sia finita ricomincio con qualcosa che se ne stava là!
Lunedì sarà il tempo delle borse...aiutooo!! 
Fortuna che le distruggo: ne son rimaste proprio poche dato l'uso che ne faccio!!
Per queste uova alla mimosa, la cui preparazione originale prevede in verità una farcia composta di maionese e pasta d'acciughe, dovrete prendere del tonno (con o senza olio scegliete voi...io lo preferisco senza ed aggiungo l'olio di casa in un secondo momento), della maionese -se vi andasse di crearla dal nulla sareste i miei miti...io purtroppo non avevo il tempo ma giuro che la farò!- delle uova.
Le uova dovranno essere sode, pertanto da quando l'acqua inizia a bollire contate i fatidici 7 minuti poi spegnete, ponetele sotto il getto dell'acqua e solo quando si saranno raffreddate, sbucciatele
Tagliale a metà e delicatamente tirate fuori dal loro incavo i tuorli, adagiate gli albumi sodi in un piatto da portata e riempite le cavità con l'impasto ottenuto dall'amalgama di tonno, maionese e pepe -la quantità è a vostra discrezione-.
Armati di uno schiacciapatate pressate i tuorli sulle uova ormai farcite in modo da ricoprirle perfettamente con una pioggia gialla...sembreranno pistilli di zafferano... ;-)
Buon appetito!
Ci tengo molto a linkare una denuncia di Greenpeace, vi prego di entrare QUI.

giovedì 5 agosto 2010

Cappuccino al cucchiaio


Buon dì, stamattina vorrei iniziare con i Guns N' Roses. 
L'altra sera, prima che alla Sanguetta suonassero gli Scythe -di cui posterò le foto (domani?)- gli organizzatori avevano messo Paradise city che tra l'altro è uno dei pezzi che ascolto sempre quando me ne vado al mare! 
Ieri al Villaggio si stava benissimo: un venticello mooolto gradito scompigliava appena i capelli mentre il Sole baciava a fior di labbra la pelle...fosse sempre così...ma torniamo a noi...smaniavo per provare l'agar agar...dopo aver acquistato questo non vedevo l'ora di testare le mie abilità di gelificatrice!! 
Così, facendo riferimento al Cavoletto, ho provato una cosina super easy: il risultato è quanto vedete in foto.
Ho arricchito il tutto con sfoglie al latte -Perugina ahimé Nestlè- e con delle Gavottes al cioccolato fondente.
Allora: utilizzate 500 ml di cappuccino -latte macchiato o caffèlatte a seconda dei vostri gusti- ed aggiungete 4 cucchiai di zucchero poi versate 1 cucchiaino da tè di polvere d'agar agar dopo aver portato il composto ad ebollizione. Mescolate con la frusta per qualche secondo ancora poi spegnete, versate il liquido nei pots e lasciateli a temperatura ambiente per almeno un'ora dopodiché riponete in frigo fino al momento di servire.