sabato 27 febbraio 2010

Ithailandia


Comincio con lo scusarmi con Flaviano. Spero che tu mi legga: ho avuto un contrattempo tecnico non indifferente che mi ha bloccata, letteralmente, in un posto. Non sapevo come contattarti, per ovvi motivi, e quando sono arrivata all'appuntamento, con buoni 20 minuti di ritardo -non è da me, lo sai, lo sanno tutti!- non c'eri più. Insomma, a voce ti spiegherò cos'è successo, in linea qui così...non è il caso di sbandierare cosa m'è capitato. No: comunque non era da Imodium!! Tranquilli! :-)
Bon, finita la premessa -comunicazione di servizio all'ennesima potenza- possiamo cominciare col post vero e proprio.
Premetto che ero partita con l'intento di preparare un dolce al cucchiaio 100% thai...e che come al solito invece mi son ritrovata a mangiare un ibrido...stavolta il mix vede uno sposalizio, a mio avviso ben riuscito, italo-thai.
In verità mi sarei dovuta limitare a miscelare della panna, non zuccheratafresca&montata a dello yougurt rigorosamente magro con l'aggiunta di qualche cucchiaiata di sciroppo di zenzero...pezzetti di znzero candito qua e là e delle cialdine croccanti e burrose di pasta fillo ricoperte di sesamo chiaro...e dici niente...
Invece ho -nell'ordine- eliminato lo yogurt ed aggiunto 1/2 ciambellone al limone con una spolverata abbondante di zucchero a velo...
 

Eccolo qua il nostro dessert rivisitato! Alla fine c'è piaciuto talmente tanto che abbiamo (...grazie per la tovaglia rossa e per quella bianca/marrone e per la sopportazione, l'attesa, lo stress ed il resto...ti sarò infinitamente grata sempre dei consigli e dell'inventiva!!- scattato qualcosa come una 30ina (di più di più) di foto...

Allora intanto vi scrivo la ricetta per preparare lo sciroppo allo zenzero
 Portare ad ebollizione ½ litro d’acqua con ½ chilo di zucchero (bianco) e 5 cucchiai di radice di zenzero fresco grattugiato, poi lasciare sobbollire per 7/8 minuti.
Dopodiché spegnere e filtrare il composto con un passino molto sottile, una volta freddo questo sciroppo si può conservare dentro un barattolo da marmellata o dentro una bottiglia in frigo.
Può servire nell’impasto di dolci che richiedono l’impiego dello zenzero fresco (riducendo ovviamente la quantità di zucchero prevista dalla ricetta originale!) o per guarnire piatti, per accompagnare la frutta (sta benissimo col melone!!) o il gelato e per addolcire gli smoothies. Lo zenzero è una delle spezie che preferisco: particolarmente salutare, ha la capacità di calmare i dolori di stomaco e le indigestioni, curare tosse e raffreddore e lenire dolori artritici.


Dopodiché c'è da preparare il ciambellone al limone: 
-250 gr di burro morbido
-1 tazza di zucchero semolato
-4 uova
-il succo di due limoni
-la scorza grattugiata di 1 limone
-2 tazze di farina 
-1 bustina di lievito vanigliato
-3/4 di tazza di latte
-zucchero a velo
Preriscaldate il forno a 180°, rivestite la tortiera con carta forno.
Sbattete -con le fruste elettriche- burro e zucchero fino ad ottenere un composto soffice e cremoso poi aggiungete un uovo alla volta continuando a sbattere.
Setacciate farina e lievito e versatele man mano nel composto alternandoli al latte, lavorate finché il tutto non sarà omogeneo.
Versate nella tortiera e col dorso di un cucchiaio pareggiate la superficie.
Cuocete un'ora e 10 e fate la prova stecchino, al termine della cottura lasciate riposare il ciambellone almeno un quarto d'ora poi fatelo freddare. lo zucchero a velo spolverizzatelo alla fine della composizione tanto dovrete tagliare il dolce prima a fette poi a dadini.

Unite poi lo sciroppo di zenzero a vostro piacimento, qualcuno gradirà che abbia un'incisività maggiore mentre altri forse preferiranno un sapore meno intenso, e lavorate...vedrete la panna "sciogliersi" -come dire...smontarsi?- sotto i vostri occhi man mano che lo sciroppo l'avvolgerà...ma alla fine il gusto vi ringrazierà! :-)
Poi non vi resterà che comporre il dolce alternando a strati di ciambellone, strati di panna allo zenzero per finire con il primo coperto da una spolverata di zucchero a velo e qualche cialda di pasta fillo.

Per le cialde di fillo e sesamo:
comprate la pasta fillo, tagliatene una striscia e ricavate dei quadrati, sovrapponete i veli -3/4 per volta- tenendoli uniti con spennellate di burro. Sull'ultimo velo dopo aver spennellato il burro, fate cadere una pioggia di sesi di semamo chiaro ed infornate 10 minuti, massimo un quarto d'ora, a 200°.

Ps: verranno all'incirca 6 bicchieri...dipende anche dalla capienza...

venerdì 26 febbraio 2010

Pud thai broccoli sai tua ob


Rebus! ;-) No, dai, scherzo! Semplicemente significa "broccoli con arachidi" in thailandese!...arachidi che andavano dorate in padella ma io, che ci volete fare, sono andata oltre i limiti e le ho quasi carbonizzate!! Ma via: si sono solo un tantino scurite da un lato!

Allora, per 4 persone vi occorrono:
-3 cucchiai di olio di semi
-1 stelo di erba limoncina tagliato grossolanamente
-1 peperoncino rosso fresco privato dei semi 
-2  cm di radice di zenzero fresca, grattugiata 
-2 cucchiaini di pasta di curry verde (sappiate che la verde, rispetoo alla rossa ed alla gialla, è la più piccante in assoluto)
-1 cipolla tritata
-3 etti e 1/2 di broccoli divisi in cimette (romanesco e siciliano)
-1 etto di fagiolini se li avete (io no quindi ho aumentato la quantità dei broccoli
-55 gr di arachidi non salate


Preparazione:
Passare nel mixer 2 cucchiai d'olio, erba limoncina, peperoncino, zenzero e pasta di curry fino ad ottenere una crema omogenea.
Far scaldare il resto dell'olio nel wok e soffriggere la pasta di spezie ottenuta e la cipolla finchè questa non si ammorbidisce. Aggiungere broccoli e fagiolini già lessati in precedenza -ma sodi- proseguire la cottura a fuoco basso e se risulta secco versare dell'acqua ed un goccino d'olio ancora. Lasciareche le verdure continuino la cottura una decina di minuti e nel mentre in un padellino antiaderente far tostare le arachidi finché non assumono un colore dorato poi versarle nel wok col resto, mescolare e servire subito.
 

giovedì 25 febbraio 2010

Blinis provola&speck

Fare i blinis è uno strazio, un po' come le crepes del resto...solo che qui c'è anche il lievito nell'impasto e -come ormai tutti ben saprete- io col lievito fresco ci vado poco d'accordo: stavolta sono stata miracolata!

Allora vi occorrono:
-1 cucchiaino di sale
-1 uovo di cui dovrete separare tuorlo e albume e montare a neve quest'ultimo
-1 etto di farina da passare al setaccio per evitare grumi
-200 ml di latte 
-15 gr di lievito fresco

Preparazione:
Lavorare farina, sale e tuorlo. 
Scaldare il latte in un pentolino e sbriciolare il lievito -per scioglierlo meglio- in una parte del latte poi miscelarlo al rimanente.
Versare a filo il latte tiepido nell'impasto uovo/farina finchè si ottiene un composto omogeneo.
Lasciar riposare un'oretta coprendo il tutto.
Intanto montare l'albume a neve poi aggiungerlo una volta terminata l'attesa per la lievitazione.
Scaldare una noce di burro in padellino antiaderente e versare un po' d'impasto, fate voi a seconda della grandezza che preferite, lasciar cuocere e girare continuando la cottura dell'altro lato.
Non dovrebbe attaccarsi nulla, diciamo che se la padella è unta ed antiaderente non dovreste avere problemi.
Potete accompagnare i blinis con qualsiasi cosa: salumi, formaggi, pesti, pesce...io ho optato per una soluzione che si è rivelata un po' troppo saporita -per i miei gusti- a causa dello speck ...su ogni blinis ho adagiato una fettina sottilissima di provola piegata a ventaglio e 1/2 fetta di speck...in ultimo ho infornato a 160° finché non si è sciolta la provola...

martedì 23 febbraio 2010

Madeleines al sesamo


Per queste madeleines velocissime da preparare e da offrire con un aperitivo vi occorrono:

-100 gr di farina bianca (io ho usato la manitoba, avevo solo quella!)
-2 uova (50 gr l'una)
-3 cucchiaini di lievito chimico (ma trovo che si sentisse troppo un certo pizzicore...di sicuro dovuto alla quantità...io la ridurrei, anzi senz'altro lo farò la prossima volta, magari ne bastano 2!)
-1 presa di sale fino ed una di pepe nero macinato
-2 cucchiai di olio d'oliva o evo
-20 gr di burro
-2 cucchiai di parmigiano grattugiato
-4 cucchiai di latte
-2 cucchiai di sesamo
...mescolate, riponete mezzora in frigo poi cuocetele in forno a 220° per 3/4 minuti, abbassate a 180° e proseguite la cottura altri 5 minuti...

Tokio tiramisù


La verità? Questo da preparare è di una semplicità quasi vergognosa...solo mi ha fatto impazzire la ricerca della pasta di azuki dolce. Vi linko un indirizzo, questo, in cui trovate la ricetta per farvi l'anko da voi se no non se ne esce!Ho girato e rigirato senza sapere dove andare...ah no, quello era Baglioni...io sapevo benissimo dove andare eppure non l'ho trovata 'sta pasta di fagioli già bella e pronta...purtroppo non avevo tempo né modo di cominciare a pulire e bollire gli azuki etc etc (ci vogliono giorni per farla oh!) perché dopo poche ore avevo la già citata cena...così ho ovviato brillantemente: ho comprato la soia a cubetti...tipo la nostra cotognata fate conto...l'ho spezzettata e l'ho infilata con nonchalance qua e là nei bicchieri tra uno strato e l'altro...voi siate più furbi -così spenderete anche meno!- fatevi l'anko!! Io provvederò quanto prima e vi mostrerò a breve il risultato! :-)

Per il Tokio tiramisù rivisto e corretto da me, vi occorrono: (per 4/5 persone considerando dei bicchieri quadrati tipo quelli di plastica da aperitivo o per 3 se utilizzate come me dei bicchieri bomba come quelli che vedete in foto!)
- 140 gr di buona cioccolata bianca a pezzetti + altra da grattugiare all'ultimo
-200 ml di panna fresca
-25 gr di zucchero
-80 ml d'acqua
-polvere di matcha (secondo i gusti)
-saké q.b. (non mi odiate...non so quanto ne ho usato...sò che i savoiardi erano straimbevuti e all'alcol test mi avrebbero tolto anche l'anima se mi avessero fermata e sottoposta a tale umiliazione...il tutto per aver mangiato 1/2 tiramisù! Sigh!)
 -savoiardi 11...mi pare...insomma...dovete fare 2 strati a bicchiere coi biacotti...fate voi!
-250 gr di pasta di azuki CHE NON AVEVO quindi dolcetto di soia ridotto a pezzetti per la rabbia... (scherzo! Non tocco, maneggio, il cibo quando sono alterata o incazzata nera...non gli farebbe bene...non è lo spirito giusto per stare in cucina...trovo che la negatività si trasferisca agli alimenti...prendetemi per pazza, chiamate la neuro, tanto li convinco a tornare indietro senza di me!)
Preparazione:
Mescolate panna e cioccolato a pezzi in una pentola finché quest'ultimo non si sarà sciolto.
Dividete questo composto e ad una delle metà aggiungete la polvere di matcha fino ad ottenere un bel verde brillante (insomma si deve anche sentire il sentore del tè!) e schiacciate eventuali grumi col dorso di un cucchiaio.
Lasciate entrambe le creme in frigo 4 ore finché saranno completamente fredde poi lavoratele, senza farle impazzire per ridargli la consistenza spalmabile. 
(Io tutto questo non l'avevo e infatti mi si sono un tantino mischiate le creme, ancora liquide,...il fatto è che ne sono stata entusiasta visti i ghirigori che la cioccolata al matcha ha disegnato su quella bianca!)
Scaldate l'acqua e scioglieteci lo zucchero, unite del sakè in una terrina poi bagnateci i savoiardi man mano che li posizionate nel bicchiere.
Iniziate a comporre gli strati nei bicchieri. Bianco, biscotti, soia, verde, biscotti, soia bianco...insomma come volete, l'importante è che finiate grattugiando della cioccolata bianca -che avrete nel frattempo riposto in congelatore- sopra le briciole di savoiardi -che fan molto crumble estivo!- e che ci spolverizziate un po' di matcha a mano...
...essendo molto dolce andrebbe servito in porzioni piuttosto piccole...ripeto...non fate come me...che ne ho mangiato metà a cena e metà a prazo il giorno dopo...

lunedì 22 febbraio 2010

Pollo al nori croccante


...questione di fisse...sì...bhè, ormai che son ciclica lo sapete...son due anni che state dietro alle mie elucubrazioni mentali...se non vi siete ancora stancati qualcosa vorrà pur dire...questo è il mio periodo giapponese... diciamo pure che son rimasta affascinata dall'idea di un approccio morbido ad una cucina diversa...mi sono innamorata delle modifiche che rendono la cucina occidentale così deliziosamente giapponese da non poterne restare che incantati! Quindi: evviva lo yoshoku!!
Vi riporto le dosi esatte sebbene io abbia ridotto le quantità ed abbia preso sovracosce poi spellate e ridotte in pezzi.

Vi occorrono:
-1 kg di cotolette di coscia di pollo
-60 ml di salsa di soia giappo (senza alcool)
-60 ml di mirin
-1 cucchiaio di sakè
-2 cucchiaini di zenzero grattugiato finemente col suo succo (secondo me anche un paio di cucchiai di sciroppo sarebbero andati bene per la marinatura!)
-2 spicchi d'aglio schiacciati
-olio d'arachidi per friggere
-80 ml d'olio di sesamo
-80 gr di fecola di patate
-3 cucchiai di nori in fiocchi
-pepe bianco
-spicchi di limone per servire
-sale

Preparazione:
Spellate il pollo, disossatelo, tagliatelo in pezzi.
In una ciotola capiente mescolate salsa di soia, mirin, sakè, zenzero col succo ed aglio.
Lasciate macerare il pollo per un'ora coperto con pellicola e riposto in frigo.
Mettete gli olii nel wok -o in una friggitrice- e fateli scaldare,
nel frattempo in un'altra terrina versate fecola, nori, pepe. Infarinate il pollo eliminando la fecola in eccesso poi friggetelo poco alla volta finché non sarà dorato e croccante.
 Scolatelo su carta assorbente poi salate e servite con spicchi di limone.

Se vi intriga l'idea di una fusione e volete sperimentare un po'...questo libro potrebbe fare al caso vostro...

sabato 20 febbraio 2010

Cake capperi & pomodori secchi


Partendo dal presupposto che io adoro i cake, dolci o salati che siano, e che questo è uno dei miei preferiti in assoluto...vi lascio la ricetta prima di partire...

Ingredienti:
-180 gr di farina
-3 uova
-100 ml latte scremato
-100 ml olio d'oliva
-50 gr di capperi
-200 gr di pomodori secchi
-100 gr di groviera grattugiato (io ho messo una manciata di parmigiano)
-1/2 bustina di lievito in polvere (non ne metto più 1 come previsto dalle varie ricette perché sento il sapore del lievito)
-2 manciate di basilico tritato (magari averlo fresco) 
-sale, pepe di macinino
 Scaldate il forno a 180° tanto per preparare questo cake ci vuole un attimo, con 10 minuti è pronto da infornare!

Tagliate i pomodori a pezzetti e se avete, come me, i capperi sott'aceto lavateli.
Rivestite lo stampo di carta forno.
In una ciotola capiente sbattete le uova col latte e l'olio poi aggiungete farina e lievito passati al setaccio, groviera, capperi e pomodori a pezzi. Unite il basilico, salate (non tanto visto che capperi e pomodori hanno già il loro ricco sapore) e pepate (quello anche abbondantemente)!
Mescolate bene poi versate il composto nella stampo e cuocete per 50 minuti.
Lasciate raffreddare il cake prima di sformarlo!

venerdì 19 febbraio 2010

Meteo in tempo reale


Piove. Piove su Roma. Ininterrottamente. Si inizia ad accusare una certa insofferenza: nella Capitale non siamo abituati a questo genere di tempo. Come direbbe Irvine, sotto questo cielo gonfio di botte non riusciamo a stare. :-/ Nonostante la temperatura, mite rispetto agli altri giorni ma non proprio primaverile, ho spalancato la finestra della camera appena scesa dal letto. La colazione è stata come al solito il mio primo pensiero...la vedete in foto: caffè e bastoncino al vino&nocciole con granella di zucchero, un regalo di mia nonna.
Ottimo inizio! Ieri, dopo aver girato un po', son tornata a casa e ho preparato lo sciroppo di zenzero...irritante dover star a spiegare che esiste...mi han guardata tutti come stessi vaneggiando...
Ho esagerato, è vero...ne ho fatto 1 lt...ma è stata tutta colpa dell'esasperazione...mi son portata a casa 4 etti di radice!! Ora, le ricette che vi ho postato ieri -considerando che in un solo post ne ho infilate 3!- sono semplici nonché utilissime poiché non solo è complicato trovare lo sciroppo di zenzero -dispendioso in termini di tempo e pazienza- ma è totalmente impossibile per ciò che riguarda la pasta magica: quella proprio ce la possiamo dimenticare...al massimo vi rideranno dietro! Tra l'altro sto ancora aspettando di capire dove trovare gli albumi in polvere...se qualcuno sa qualcosa in merito me lo dica: ci sarà una supersorpresona in regalo! Giuro!...sono prossima all'esaurimento! Ho l'indirizzo di un rifornitore per pasticceri che sta a E. Bondi -su a Montespaccato- e poi pensavo di girare qualche negozio di quelli per bodybuilder: loro amano tutti gli alimenti altamente proteici e gli albumi in polvere sono un concentrato in questo senso..vedremo un po' cosa verrà fuori...fatto sta che ultimamente mi sento una trottola rotta ed inconcludente... :-(

giovedì 18 febbraio 2010

Impepata di cozze


Per l'impepata di cozze occorre pulirle bene con un coltello liscio e se possibile lasciarle scolare.
Nel mentre far rosolare aglio, olio e peperoncino poi buttarle in padella una quarto d'ora nell'attesa che si aprano...e mi raccomando (faccio come il boia!) non salare!! ;-)
Sentiamoci Ruth...
Stamattina sono tornata da Castroni: al mio appello mancavano pasta di peperoncino, salsa di soia senza alcol, sciroppo di zenzero (che solitamente faccio da me ma stavolta volevo provare la versione commerciale e ho capito essere collocato nel reparto africano...comunque non c'era :-/ !), pasta magica -che non avevano ma non mi servirà sabato del resto cucino giappo mica thai!- se vi può essere utile sappiate che per prepararla occorrono 1 testa d'aglio+1manciata di foglie e radici di coriandolo fresco+50 gr di pepe nero.
Alla fine ho preso pure una birretta, così la proviamo...

mercoledì 17 febbraio 2010

Cappucheese


Quest'oggi una ricetta tratta dal libro della Marabout sui cheesecake -in francese- preso a Roma prima di partire per Parigi. Vi occorrono per 4/6 persone:

-savoiardi o simili
-caffè (io ho caricato una moka da 6)
-grand marnier (o marsala, amaretto, cognac: fate voi!) un po', da aggiungere alla bagna per i biscotti
-250 gr di mascarpone
-2 albumi
-200 ml di panna fresca da montare
-5/6 cucchiai di zucchero bianco, meglio se fino
-gocce di cioccolata in quantità, sia da unire alla crema di mascarpone sia per decorazione
-gavottes al cioccolato e croccante al sesamo per guarnire
-cacao in polvere, sempre per decorare, se volete...

Munitevi di una terrina, metteteci il mascarpone e lavoratelo con una spatola, aggiungete subito lo zucchero. Montate gli albumi a neve e nel mentre mandate la moka. Unite gli albumi montati al mascarpone poi aggiungete le gocce di cioccolata. Montata la panna. Aggiungetela al composto già ottenuto.
In un'altra terrina spezzetate i biscotti e lasciateli a bagno nel caffè zuccherato e nel liquore.Mi raccomando tenetene un po' di caffè: un paio di cucchiai sono da aggiungere alla crema!!
Infine mettete nei bicchieri: strato di biscotti, strato di crema e così via...Il mio tocco finale finale son stati wafer e schegge di croccante al sesamo.
Tra l'altro stamattina ho fatto un salto da Castroni: mi è presa la giapponesite...inizio ad accusare anch'io...ho preso di tutto -anche se al momento mi ritrovo solo un ricettaro Thai sulla cucina orientale: il giapponese ancora mi manca ad onor del vero!- dai noodles udon alla pasta di curry rossa, dallo zucchero di palma al brodo dashi...vediamo cosa uscirà fuori...sabato ho una cena da preparare e voglio armarmi di bacchette... :-)

martedì 16 febbraio 2010

Pavé alla cannella


Buongiorno mondo!! Vorrei cominciare la giornata con loro: un riferimento esplicito a Soul kitchen. Volevo vederlo da prima che uscisse, già sapevo che sarebbe entrato nella rosa dei miei preferiti. Sarà anche che poco prima di San Valentino, la sua visione, è riuscita a farmi riconciliare col mio compagno dopo uno scazzo...questo perché tutto, nel film, predispone gli animi al dialogo, intenerisce, sorprende, diverte e per due come noi -due per cui alla vita senza musica sarebbe meglio la morte- star seduti a tamburallarsi le dita addosso -unico contatto fisico da ore- è un momento di altissima complicità. Chi non sarebbe entusiasta nel sentire insieme...che so...questa?
Mi è piaciuta talmente tanto la colonna sonora che ne ho subito prese un paio di copie, ve ne consiglio l'acquisto: son 20 euro spesi bene, i cd son due e meritano davvero...un funky anni '70 -e non solo- con influenze interessanti... :-) 
Riporto un breve pezzo dell'analisi che vi ho linkato prima:
"...i suoi personaggi, liberati dalla necessità di affrancarsi dal proprio retaggio culturale, agiscono nel nome di un puro principio di piacere. Allo stesso modo, punta all'occhio e al ventre dello spettatore: costruisce il suo film come un piatto sofisticato di nouvelle cuisine, o meglio, come una playlist di musica accattivante, facendo molta attenzione a creare mediante una serie di gag fisiche una sinergia fra movimenti dei personaggi, movimenti di macchina e ritmo dei brani della colonna sonora. È una strategia molto furba e molto ricercata, elaborata da un regista che ha già compreso le tendenze del nuovo cinema della post-globalizzazione". 
Ora, non c'entra nulla sappiatelo, ieri ho trovato su una bancarella un ingegnoso film, una sorta di colonna portante se non ho capito male, pensavo che questo e Manhattan transfer potrebbero andare di pari passo...magari potrei vedere il film e, nel mentre, leggere il libro...
Ed ora veniamo alla ricetta!
Pavé significa "cubetti" in francese, indica un tipo particolare di pavimentazione..."un po' come i san pietrini allora, no?" direte voi...e infatti proprio di san pietrini si tratta...non nel caso della torta però che rimane morbidissima per giorni! Viene definita così perché andrebbe cotta in uno stampo rettangolare poi tagliata a mattoncini...
E' un dolce che verrà molto apprezzato da chi ama particolarmente la cannella: ho scoperto, dopo aver mangiato un minitartufo, che il connubio perfetto è con la cioccolata bianca, poi è nata l'ideona sfogliando un piccolo ricettario...

Ingredienti:
-250 gr di farina "oo"
-250 gr di zucchero bianco
-250 ml di latte
-120 gr di burro
-2 cucchiaini di cannella
-2 uova
-1 bustino di lievito
-1 pizzico di sale
+ 100 gr di cioccolata bianca ed un goccio di latte per la glassa

Preparazione:
1)Setacciare farina, lievito e cannella e versare in una terrina capiente poi aggiungere lo zucchero;
2)sbattere le uova col latte ed il pizzico del sale e mischiare il tutto al composto secco girando velocemente con un cucchiaio di legno;
3)fondere il burro e versarlo a filo sul resto continuando a mescolare col mestolo poi versare l'impasto in uno stampo largo imburrato ed infarinato e far cuocere a 180° per mezzora, lasciare stiepidire prima di sformare;
4)tagliare il dolce a pezzetti e ricoprirli di glassa (rompere la tavoletta di cioccolata bianca in quadratini e metterla in un tegamino antiaderente con un goccino di latte finché non si è fusa, girare per amalgamare il tutto e poi versarlo sul dolce).

lunedì 15 febbraio 2010

Minimuffins di mais allo speck


..ecco direi che sì, finalmente ho avuto l'ispirazione giusta:posto i Clash! Questa in particolare!!
L'album? Eccellente, uno di quelli in cui non c'è un accordo fuori posto, in pratica perfetto: give 'em enough rope. Ricetta del giorno, complice un bel trancio di speck, minimuffins! Vi piace lo speck? Ce n'è uno trentino, di cui non ricordo il nome perché sono una rincoglionita, che è delizioso. Particolarmente aromatico...

Sentite qua:
-150 gr di speck tagliato a dadini
-100 gr di farina di mais (io ho la fioretto)
-150 di farina bianca
-1 cucchiaio raso di lievito (per impasti salati)
-2 uova
-1 tazza di latte intero o di yogurt (io ho messo quest'ultimo)
-3 cucchiai di olio di semi (o arachidi va bene)
-poco sale
-pepe macinato fresco (che è tutta un'altra cosa diciamocelo!!!)
-1 cucchiaio di rosmarino
-1 cucchiaio di semi di finocchio

Preparazione:
1) Accendere il forno a 190°. Tagliare lo speck a dadini e farlo rosolare brevemente in una padella antiaderente.
2) In un'insalatiera mischiare gli ingredienti secchi ovvero le due farine col lievito setacciato, il pepe ed il sale per poi aggiungere lo speck cotto e le spezie.
3) In un'altra terrina mischiare le uova con lo yogurt (o il latte) e l'olio dopodiché aggiungerli al composto secco e mescolare velocemente.
4) Imburrare ed infarinare lo stampo dei muffins (il mio è in silicone sia per i normali che per i mini: ho preferito spendere un tantino di più ma evitarmi ogni volta quest'operazione...lo stesso dicasi per le moule delle madeleines...tra l'altro voglio provare quelle alla lavanda...sì sì...se aromatizzo il burro va bene??) e riempire con l'aiuto di un cucchiaio gli incavi per 2/3...cuocere...quanto?...eheh...non ho preso il tempo...comunque postarlo avrebbe potuto essere inutile... se uno avesse usato lo stampo da cake avrebbe dovuto organizzarsi diversamente...così come colui che deciderà di farli standard...insomma...quando saranno ben lievitati e dorati...sarà la conferma che son cotti...la prova del 9 comunque resta il coltello... :-)

domenica 14 febbraio 2010

Madeleines al quartirolo lombardo


Sì bhè...sembrerebbe un accostamento alquanto insolito...anche solo nel leggerlo vi sarà venuto qualche dubbio in merito...ora vi spiego: tempo fa è entrato in casa zucca questo ricettario monotematico. Come piacciono a me: quadrati, puliti...magari poco maneggevoli ma ormai ho trovato loro uno spazio: con tutti quelli che si sono susseguiti nel tempo tra Marabout, Bibliotheca culinaria e Solar, era d'obbligo riuscire ad infilarli da qualche parte!!
Bon allora pensavo perché fare delle madeleines alla feta quando ho preso fresco fresco un pezzo da due etti di quartirolo e infondo me ne servono solo 20 gr? Venti, venti. Non quaranta, venti: solo venti grammi. E quindi...poco male...ho fatto una leggera rivisitazione, metto la ricetta direttamente in italiano.

Occorrono:

-100 gr di farina bianca (io ho usato la manitoba: avevo solo quella!)
-2 uova (le avevo piccine da 50 gr l'una)
-3 cucchiaini di lievito chimico (ma trovo che si sentisse troppo un certo pizzicore...di sicuro dovuto alla quantità...io la ridurrei, anzi senz'altro lo farò la prossima volta, magari ne bastano 2!)
-1 presa di sale fino ed una di pepe nero macinato
-2 cucchiai di olio d'oliva o evo
-20 gr di burro
-2 cucchiai di parmigiano grattugiato
-4 cucchiai di latte
-1 goccia (al massimo 2/3) di tabasco ma è facoltativo (sò già cosa stanno pensando i più furbetti: che il pizzicore dipenda da questo: ebbene no!!Fidatevi!)

Preparazione:
Vi basterà mischiare tutti gli ingredienti, al limite vi conviene sempre passare lievito e farina al setaccio, magari insieme così li distribuite bene nell'impasto. Dopodiché mettete il composto a riposare mezzora in frigo. Nel frattempo fate scaldare il forno in modo da cuocere le madeleines prima qualche minuto (3/4) a 220° poi abbassate a 180° e proseguite la cottura altri 5 minuti. Controllatele: le piccine (se usate lo stampo da minimadeleines) rischiate di bruciarle in un attimo... :-/
Io ho utilizzato lo stampo -in silicone- da madeleines normali e ne son venute mi pare 13.


venerdì 12 febbraio 2010

La torta dei tempi andati


La semplicissima torta di quando da piccoli ci mettevano ai fornelli a girare...
...ps: a Roma sta nevicando!!

Per il pan di spagna armatevi di:
-->4 uova
-->120 gr di zucchero
-->120 gr di farina
-->1 pizzico di sale
Preparazione:
Preriscaldare il forno a 180°.
Separare i tuorli dagli albumi e sbattere i tuorli con lo zucchero sino ad ottenere un composto chiaro e spumoso. Aggiungere la farina poco alla volta.
In un'altra ciotola montare a neve gli albumi aggiungendo un pizzico di sale ed incorporare in due tempi alla preparazione di zucchero-uova-farina.
Aggiungere il caffè solubile solo all'ultimo momento poi mescolare sino ad ottenre un composto vellutato e versare in una teglia rettangolare dai bordi bassirivestita con un foglio di carta forno e cuocere in forno per 12/15 minuti.

Crema di Roux
3 tuorli+20 gr di farina+60 gr di zucchero+250 ml di latte+1 baccello di vaniglia aperto per lungo.
Procedimento :
da una parte far scaldare il latte con la vaniglia, dall'altra lavorare tuorli e zucchero poi aggiungere farina setacciata e continuare a frustare infine aggiungere il latte a questo composto e lavorare sul fuoco, a fiamma dolce, finché non s'addensa. Occhio ai grumi, in caso filtrate.
La "crema" al cioccolato l'abbiamo preparata facendo fondere 1 etto di cioccolata fondente al 74% con 100 ml di panna da cucina.
Dopodiché abbiamo montato tutto: pan di spagna spennellato di alchermes, crema al cioccolato, pan di spagna sempre spennellato di alchermes ricoperto di crema ed infine una spolverata di granella di nocciole prima di ricoprire con la panna...

Crema al cioccolato
La "crema" al cioccolato l'abbiamo preparata facendo fondere 1 etto di cioccolata fondente al 74% con 100 ml di panna da cucina.

Montaggio
Dopodiché abbiamo montato tutto: pan di spagna spennellato di alchermes, crema al cioccolato, pan di spagna sempre spennellato di alchermes ricoperto di crema ed infine una spolverata di granella di nocciole prima di ricoprire con la panna...

mercoledì 10 febbraio 2010

Feta marinata


Come prepararla? Niente di più semplice!!
Comprate la feta e tagliatela a cubetti. Sterilizzate un barattolo e lasciatelo sgocciolare bene quindi asciugatelo, riempitelo con la feta e ricoprite quest'ultima completamente con olio aromatizzato -precedentemente- secondo i vostri gusti.
Io l'ho arricchito con grani di pepe nero e bianco.
La feta è un'ottima compagna dell'insalata...
Drop me off in Harlem: quando due mostri s'incontrano...

lunedì 8 febbraio 2010

Shepherd's pie rivisitata (ovvero con il vino senza il brodo)


Non ho la più pallida idea di chi fosse (o di chi sia...magari è ancora vivo!) 'sto Shepherd...ma giuro che s'è inventato un piatto di una bontà e semplicità uniche!!
Per il ripieno:
-1 cucchiaio di olio d'oliva
-2 cipolle
-2 carote medie, tritate
-1/2 bicchiere di vino bianco
-600 etti di carne tritata di vitellone e pasta di salsicce
-2 cucchiai di pomodoro concentrato
-400 gr di pelati
-1 foglia di alloro
-1 rametto di timo
-170 gr di piselli surgelati
-sale&pepe nero macinato
per il purè di patate:
- 1 kg di patate
-75 gr di burro
-60 ml di latte
-70 gr di parmigiano 
-noce moscata un pizzico

In una pentola capiente scaldare a fuoco medio la cipolla e le carote tritate per 5 minuti finché non si inteneriscono. Aggiungere la carne e far rosolare qualche minuto poi versare il vino, dopodiché il concentrato ed i pelati, lasciar sobollire una 15 di minuti poi aggiungere i piselli e far cuocere ancora col coperchio, infine salare e pepare.
Per il purè occorre che facciate bollire le patate in acqua salata finché non saranno morbide (prova rebbi o lama!) poi vanno scolate, sbucciate, schiacciate e ad esse devono essere incorporati burro, latte e parmigiano con un pizzico di noce moscata
Il composto di carne va messo in terrine singole (o in una teglia grande), va ricoperto di purè e all'ultimo infornato a 200° per una ventina di minuti finché la superficie è dorata...volendo accendete un po' il grill ma state attenti...

sabato 6 febbraio 2010

Blinis di farro e patate con salmone e finocchi

Tempo ugioso, freddo, pioggia, sonno -ieri notte non ho chiuso occhio- e l'unica cosa che desidero è montare quanto prima in macchina e partire... SGRUNT!
Ieri sera per festeggiare un compleanno importante!!, abbiamo cominciato con:
6 blinis (3persone, 2 a testa)  vi occorrono:
-50 gr di farina "00"
-50 gr di farina di farro
.75 di patate lesse
-75 ml di latte tiepido
-1 uovo
-1/2 cucchiaino di zucchero
-30 gr di burro fuso intiepidito
(non ho messo il lievito altrimenti c'andrebbero 10 gr di quello di birra ma, come ben sapete, io non ci vado un granché d'accordo... :-( )

Lavorate il tutto finché non otterrete un impasto omogeneo poi friggete come fossero frittelle su un padellino antiaderente spennellato d'olio d'oliva.
Mantenete i blinis al caldo.

Per la crema di finocchi invece vi serviranno:
-1/2 scalogno affettato
-1 finocchio
-2 cucchiai di olio evo
-sale e pepe nero macinati al momento
-1/2 bicchiere d'acqua
* -salmone quanto volete...

Basterà che facciate soffriggere lo scalogno nell'olio, che aggiungiate il finocchio tagliato a pezzetti e l'acqua. Lasciate cuocere una ventina di minuti finché non si intenerisce il finocchio poi salate, pepate e frullate per poter usare la salsa a specchio. Adagiateci sopra un blinis sul quale posizionerete, alla meno peggio, delle fette di salmone (a me questo l'avevano portato direttamente dal Canada!) poi coprite con un altro blinis ed ancora salmone...volendo guarnite coi ciuffi di finocchio... ,-)

venerdì 5 febbraio 2010

Tortine alle mandorle


Donna Hay è una fonte inesauribile di gioia!
Intanto cercherò, proprio oggi, la ricetta dei blinis...l'ho vista da qualche parte ma non ricordo se era sui suoi classici o su qualche altra perla...
Volevo prepararli stasera...vedremo...intanto vi lascio con questa...
Per le tortine alle mandorle vi occorrono:
-125 gr di burro
-110 gr di farina di mandorle
-210 gr di zucchero a velo setacciato
-100 gr di farina
-1/2 cucchiaio di lievito
-5 albumi
-confettura di mirtilli

Scaldate il forno a 180°.
Mettete il burro in un padellino (o nel micro) finché si scioglie poi tenetelo da parte.
In una ciotola versate la farina di mandorle, quella normale, lo zucchero a velo setacciato, il lievito e mescolate bene.
Unite gli albumi, mescolate, aggiungete infine il burro sciolto, amalgamate bene.
Versate negli stampini (io ne ho usati un po'di alluminio quelli da minimuffin in silicone moolto più pratici!!!) l'impasto e aiutandovi con due cucchiaini versateci della confettura di mirtilli sopra...durante la cottura scenderà fino ad arrivare al cuore.

mercoledì 3 febbraio 2010

Peperoncini farciti...della serie "...con le conserve c'ho preso gusto..."


Per 2 vasetti da 200 gr occorrono: 12 peperoncini tondi freschi+ 5 filetti d'acciuga sott'olio+ 1 spicchio d'aglio+ 180 gr di tonno sott'olio+ 5/6 cappri dissalati+ 350 ml di olio evo+ 5 cucchiai di aceto di vino bianco+ origano+ prezzemolo+ sale&pepe.

Armatevi di un coltello per eliminarne il picciolo e per svuotarli dai semi interni, al limite potreste indossare dei guanti in lattice...
Scaldate dell'acqua in una casseruola, salatela ed aggiungete l'aceto, fate sbollentare i peperoncini per circa 5 minuti in modo che si cuociano (ma che non diventino molli!!!) poi scolateli ed immergeteli immediatamente in acqua e ghiaccio.

Preparate il ripieno frullando il tonno con i capperi e le acciughe, l'aglio, poco origano ed un po' di prezzemolo, aggiustate di sale&pepe e riempite i peperoncini. MEtteteli sott'olio e lasciateli marinare almeno 2 settimane prima di mangiarli...(quest'accortezza è per gli altri tanto io e Mab li aggrediamo di sicuro prima... :-))
L'olio di conservazione può essere usato anche per condire pasta o insalate...
Parliamo ora in breve della sterilizzazione dei barattoli...se no uno alle prime armi (come me) come fa?

La sterilizzazione dei vasetti è un'operazione fondamentale per garantire la buona conservazione del prodotto in questione. (Non scriverò nulla sull'invasamento a caldo né sulla sterilizzazione della conserva perché al momento, per i peperoncini farciti dico, non ci interessa: quando sarà metterò tutto... ;-) abbiate fede!)
Innanzitutto vanno lavati sia i coperchi che i vasetti con acqua e sapone dopodiché vanno fatti bollire in una pentola piena d'acqua per 20 minuti. Il livello dell'acqua deve superare sempre di qualche cm il bordo dei vasetti; trascorso questo tempo vanno estratti con una pinza e lasciati capovolti ad asciugare su un panno su di un piano per 5 minuti poi rigirati in modo da far evaporare l'acqua rimasta all'interno prima di poterli riempire. I coperchi non andrebbero riutilizzati soprattutto perché le guarnizioni (in gomma) non garantiscono più una perfetta chiusura ermetica...comunque voglio dire...fate voi...

martedì 2 febbraio 2010

Pomodori secchi sott'olio

Per preparare questi pomodori potete scegliere se: 
-andare al supermercato e comprarli già esseccati 
-armarvi di mezzo chilo di pomodorini ben maturi.
Vi serviranno anche erba cipollina e semi di finocchio, volendo pezzetti di aglio sbucciato ed un cucchiaio di aceto con 750 ml d'olio d'oliva.
Io, che in certe occasioni sono per la praticità e l'ottimizzazione del tempo, ho seguito la prima indicazione...sì...non sarà la stessa cosa ma non c'era scelta...e poi meglio così che niente...o no?
Se però avete tempo a disposizione, che sò...un'ora e mezza per esempio (più i minuti che occorrono per cacciarli nel barattolo ed affogarli ben bene...)...potreste lavare i pomodori, asciugarli, tagliarli a metà e togliere i semi poi potreste anche far scaldare il forno a 120 gradi e lasciarci i pomodori a cuocere per un'ora e mezza -appunto!- dopodiché dovreste lasciarli raffreddare...e negli avanzi (?) di tempo :-/ (??) andrebbe anche fatto sterilizzare il barottolo...ovvero dovreste necessariamente cuocere anche lui qualche minuto in acqua bollente (che bolle)  e, solo allora, si potrebbe procedere con l'imbarattolamento cui seguirebbe l'aggiunta dell'aceto, delle spezie, dell'olio, pomodori, ancora spezie, ancora olio, ancora pomodori a strati e così via finché non sarete esauriti e l'idea di quanto vi piacciono non vi sfiorerà neppure di striscio...

lunedì 1 febbraio 2010

Charlotte di madeleines ai marroni

Holly viene da Miami (Florida)
in autostop attraverso gli USA
sfoltendo le sue sopracciglia per strada
depilandosi le gambe lui diventò lei
Lei dice, Hey bambino
Fatti un giro nella zona selvaggia
Lei disse, hei dolcezza
Fatti un giro nella zona selvaggia

Candy viene dall'isola
Nella camera sul retro lei era la ragazza di tutti
ma non ha mai perso la testa
neanche quando faceva pompini
Lei dice, Hey bambino
Fatti un giro nella zona selvaggia
Disse, hei bambino
Fatti un giro nella zona selvaggia
e le ragazze di colore fanno do doo do doo..

Piccolo Joe non l'ha mai dato via a gratis
tutti devono pagare e pagare
Una botta qui e una botta là
NY city é il luogo dove dicono, Hey bambino
Fatti un giro nella zona selvaggia
Ho detto, Hey Joe
Fatti un giro nella zona selvaggia

Sugar Plum Fairy é venuto e batte le strade
cercando cibo per l'anima e un posto dove mangiare
é andato da Apollo
avresti dovuto vederlo come ci dava dentro
Loro dicono, Hey bambino
Fatti un giro nella zona selvaggia
Ho detto, Hey bambino
Fatti un giro nella zona selvaggia
Molto bene, huh

Jackie é completamente fatta
per un giorno pensava di essere James Dean
allora ho capito che presto si sarebbe schiantata
il Valium l'avrebbe aiutata
Diceva, Hey bambino
Fatti un giro nella zona selvaggia
Dicevo, Hey dolcezza
Fatti un giro nella zona selvaggia
e le ragazze di colore fanno do doo do doo..


Sto studiando...sto studiando...tutta una serie di cosette che mi interessano...vorrei poter divorare Capote e Don Passos.
In un paio di giorni è particolarmente impossibile...con tutto quello che ho ancora da finire, da cominciare, da vedere...mi servirebbero giorni di 50 ore ed ettolitri di caffè...
 Intanto porto avanti l'inglese, il diritto dell'Unione Europea, letture sull'audiovisione relativamente all'importanza del sonoro nel cinema-e non solo-...roba  di percezione, piani, sincronia -o meno-, suoni anempatici ed empatici...e poi...mi sono innamorata. Sì, mi sono innamorata degli Slivovitz...come avrò due lire in tasca questo entrerà in casa...sentiteli vorrei sapere cosa ne pensate!

Scusate la brutalità di quest'oggi e la ricetta già postata in precedenza...la realtà è proprio quella descritta qua sopra: non so a chi dare i resti ma non voglio assolutamente che sia il blog a farne le spese...a tempo debito si capirà il perché di tanta irrequietezza...se così la vogliamo chiamare...ho fretta, fretta di vivere!!!!

Per una ventina di madeleines vi occorrono:
-150 gr di farina "00"
-125 gr di burro morbido
-150 gr di zucchero
-2 uova grandi
-2 cucchiai di latte
-1 cucchiaino di lievito
-1 bustina di vanillina
-1 pizzico di sale
-1 manciata di scaglie di cioccolata fondente (più un po' per guarnire)
-4/5 marroni glassati tagliati a pezzetti (più altri per guarnire)
...per completare lo charlotte:
-3 cucchiai di marronata
-100 ml o poco meno di panna liquida fresca (non sò: ho fatto ad occhio!)
-una caffettiera da due di caffè (da zuccherare ed allungare con un po' d'acqua
Preparazione:
1) Sbattete le uova con lo zucchero, aggiungete progressivamente la farina ed il lievito passati al setaccio poi incorporate il burro ammorbidito ed il latte, l'aroma, il pizzico del sale, i marroni a pezzetti e le scaglie di cioccolata poi lasciate riposare mezzora in frigo.
2) Accendete il forno e fate preriscaldare a 220°, versate l'impasto nello stampo (imburrato se è di alluminio oppure nature se è in silicone), infornate e lasciate cuocere3/4 minuti poi abbassate la temperatura a 180° e continuate la cottura per altri 5/6. Toglietele dallo stampo e lasciatele raffreddare.
...per lo charlotte:
3) Armatevi di bicchieri trasparenti, ponete in ciascuno delle madeleines in modo che la pancia sia rivolta verso l'interno, trovate il modo di incastarle e versateci del caffè cosìcché siano imbevute quel poco che basta a farle profumare anche di caffè e ad ammorbidirle un minimo.
4) Nel frattempo scaldate panna e marronata insieme in un tegamino, su fuoco dolce, ed amalgamate, non fate bollire. Versate questo composto nei bicchieri attorno alle madeleines ed al centro poi ultimate il tutto spolverando con scaglie di cioccolata e marroni interi: abbondate!
Il bicchiere che vedete in foto conteneva almeno 6 madeleinesformatostandard: va da sé che lo si mangia in due...per uno -per quanto goloso possa essere- è decisamente troppo ma non avevo altri bicchieri che potessero andar bene e quindi ho usato quelli da vino rosso che hanno una capienza non indifferente!