martedì 16 febbraio 2010

Pavé alla cannella


Buongiorno mondo!! Vorrei cominciare la giornata con loro: un riferimento esplicito a Soul kitchen. Volevo vederlo da prima che uscisse, già sapevo che sarebbe entrato nella rosa dei miei preferiti. Sarà anche che poco prima di San Valentino, la sua visione, è riuscita a farmi riconciliare col mio compagno dopo uno scazzo...questo perché tutto, nel film, predispone gli animi al dialogo, intenerisce, sorprende, diverte e per due come noi -due per cui alla vita senza musica sarebbe meglio la morte- star seduti a tamburallarsi le dita addosso -unico contatto fisico da ore- è un momento di altissima complicità. Chi non sarebbe entusiasta nel sentire insieme...che so...questa?
Mi è piaciuta talmente tanto la colonna sonora che ne ho subito prese un paio di copie, ve ne consiglio l'acquisto: son 20 euro spesi bene, i cd son due e meritano davvero...un funky anni '70 -e non solo- con influenze interessanti... :-) 
Riporto un breve pezzo dell'analisi che vi ho linkato prima:
"...i suoi personaggi, liberati dalla necessità di affrancarsi dal proprio retaggio culturale, agiscono nel nome di un puro principio di piacere. Allo stesso modo, punta all'occhio e al ventre dello spettatore: costruisce il suo film come un piatto sofisticato di nouvelle cuisine, o meglio, come una playlist di musica accattivante, facendo molta attenzione a creare mediante una serie di gag fisiche una sinergia fra movimenti dei personaggi, movimenti di macchina e ritmo dei brani della colonna sonora. È una strategia molto furba e molto ricercata, elaborata da un regista che ha già compreso le tendenze del nuovo cinema della post-globalizzazione". 
Ora, non c'entra nulla sappiatelo, ieri ho trovato su una bancarella un ingegnoso film, una sorta di colonna portante se non ho capito male, pensavo che questo e Manhattan transfer potrebbero andare di pari passo...magari potrei vedere il film e, nel mentre, leggere il libro...
Ed ora veniamo alla ricetta!
Pavé significa "cubetti" in francese, indica un tipo particolare di pavimentazione..."un po' come i san pietrini allora, no?" direte voi...e infatti proprio di san pietrini si tratta...non nel caso della torta però che rimane morbidissima per giorni! Viene definita così perché andrebbe cotta in uno stampo rettangolare poi tagliata a mattoncini...
E' un dolce che verrà molto apprezzato da chi ama particolarmente la cannella: ho scoperto, dopo aver mangiato un minitartufo, che il connubio perfetto è con la cioccolata bianca, poi è nata l'ideona sfogliando un piccolo ricettario...

Ingredienti:
-250 gr di farina "oo"
-250 gr di zucchero bianco
-250 ml di latte
-120 gr di burro
-2 cucchiaini di cannella
-2 uova
-1 bustino di lievito
-1 pizzico di sale
+ 100 gr di cioccolata bianca ed un goccio di latte per la glassa

Preparazione:
1)Setacciare farina, lievito e cannella e versare in una terrina capiente poi aggiungere lo zucchero;
2)sbattere le uova col latte ed il pizzico del sale e mischiare il tutto al composto secco girando velocemente con un cucchiaio di legno;
3)fondere il burro e versarlo a filo sul resto continuando a mescolare col mestolo poi versare l'impasto in uno stampo largo imburrato ed infarinato e far cuocere a 180° per mezzora, lasciare stiepidire prima di sformare;
4)tagliare il dolce a pezzetti e ricoprirli di glassa (rompere la tavoletta di cioccolata bianca in quadratini e metterla in un tegamino antiaderente con un goccino di latte finché non si è fusa, girare per amalgamare il tutto e poi versarlo sul dolce).

2 commenti:

  1. Ciao pumetta,io invece il giorno di san valentino sono andata a vedere Avatar,mi aspettavo degli effetti speciali allucinanti ma ti dirò era meglio la trama del film. però bello.....dv essere una bonta questa ricetta da provare sicuro!
    Un bacio Max

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  2. Si, è decisamente una delle mie torte, semplici ,preferite!E poi è facilissima da preparare!Avatar non l'ho visto ancora...devo riprendermi dall'ultima visione: Videocracy. Ho ancora i brividi.

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